Home Grosseto Sicurezza, Lega Nord: “Manca coordinamento tra le forze dell’ordine, anche a Grosseto rischio attentati”

Sicurezza, Lega Nord: “Manca coordinamento tra le forze dell’ordine, anche a Grosseto rischio attentati”

di Redazione
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Ore 12.30 di un giorno feriale. Transitando in via Bulgaria ho notato una persona che dapprima si colpiva con i pugni sulla testa, poi si buttava in mezzo alla strada mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli automobilisti che vi transitavano“.

A dichiararlo è Tiziano Rombai, responsabile provinciale del dipartimento “Sicurezza” della Lega Nord di Grosseto.

Decidevo, perciò, di chiamare la Polizia, componendo il numero 113 – spiega Rombai -. Dopo molti squilli mi rispondeva un operatore. Spiegavo quanto stava succedendo e l’operatore mi chiedeva di attendere senza attaccare che avrebbe provveduto a mettermi in linea con i Carabinieri. Ma come – rispondevo io – chiamo la polizia e mi girate ai carabinieri? Mi sentivo rispondere che per motivi organizzativi la ‘gestione’ della città è suddivisa in due turni di 12 ore e che in quella zona ora operavano i Carabinieri. Quindi, dopo numerosi altri squilli, riuscivo a parlare con l’operatore dell’arma e gli spiegavo nuovamente l’accaduto“.

“Praticamente sono stato al telefono circa 8 minuti. Mi chiedo: questo è coordinamento? E se ci fosse stata una persona armata – si chiede Rombai? A mio parere questo non è coordinamento, ma è solo una gestione male organizzata che allunga i tempi d’intervento a danno dei cittadini. Eppure, basterebbe fare un’unica sala operativa come già previsto nella legge 121/81“.

“Un’altra criticità emerge transitando in piazza Rosselli, dove si trova la Prefettura, nell’orario di uscita dei bambini dalla vicina scuola. Le auto dei genitori vengono parcheggiate anche tutto intorno alla fontana. Ciò crea una situazione a rischio non di poco conto perché qualche squilibrato potrebbe tranquillamente mettere dell’esplosivo in auto per fare qualsivoglia attentato – continua Rombai -. In questo caso mancano i controlli e pensare che una volta le Prefetture e le sedi statali, comprese le persone che le frequentavano, venivano tutelate“.

“Mentre ci arriva la notizia dell’annullamento del concorso per 559 agenti di Polizia, la domanda di sicurezza non diminuisce, anzi – termina Rombai -. Specialmente nel periodo natalizio, durante il quale le famiglie sono intente nelle compere, sarebbe utile intensificare il pattugliamento del territorio, e invece circola la notizia che personale di Grosseto è stato aggregato al Centro di accoglienza richiedenti Asilo – Cara di Crotone“.

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