Il Tavolo della Salute lancia l’ennesimo allarme e parte da una valutazione “su quello che sta succedendo in una zona interna dell’aretino, quella del Casentino, che a breve potrebbe avvenire anche da noi, ossia passare ad una riorganizzazione, o meglio una destrutturazione del 118, con ricadute negative sui cittadini ed in particolare nelle zone più disagiate“.
“In sintesi l’auto medica verrebbe ad essere privata del medico a bordo e impropriamente potrebbe ancora essere definita ‘medica’. Ma al di là delle battute la situazione è seria – commentano Paolo Mazzocco e Luciano Fedeli per il Tavolo della Salute -. Tagliare il terzo operatore sanitario a bordo dell’auto medica del 118, sostituirlo con un volontario, non solo è una scelta sbagliata, ma crea un precedente pericoloso. Significherebbe che nei codici gialli il soccorso sarebbe gestito da un solo infermiere e dal volontario, che con tutta la buona volontà non può e non deve sostituire un professionista sanitario”.
“Siamo alla follia – dichiara Paolo Mazzocco -, qui stanno cercando di risparmiare sulla pelle dei cittadini anziché sugli sprechi enormi, e spesso ingiustificati, che hanno fatto e fanno in sanità con dirigenti di ogni genere tolti dai reparti e dagli ambulatori a cui sono affidati compiti di coordinamento, supervisione, monitoraggio, magari creati all’occorrenza, con stipendi faraonici e sproporzionati rispetto al personale sanitario operativo, burocrazia in continua proliferazione con relative poltrone costruite ad arte per controllarla, uso smisurato e smodato del parco auto con spostamenti di milioni di chilometri all’anno”.
“Tanti sono i capitoli di spesa e i settori da riorganizzare – continua Luciano Fedeli – prima di tagliare guardie mediche e personale di 118, quelle figure che insieme ad altri professionisti come i medici di famiglia, i pediatri dovrebbero essere i pilastri dell’innovazione. La riforma sanitaria toscana è stata cocciutamente voluta dal Pd quando tutte le altre forze politiche, persino della stessa maggioranza, ne hanno denunciata la pericolosità in termini di ricadute sui cittadini e mai come in questo caso il detto ‘sbagliare è umano ma perseverare è diabolico’ è veritiero e sta mettendo in crisi i cittadini e i territori”.