Roccastrada (Grosseto). “La sottile differenza tra un successo ed un disastro, talvolta passa da un semplice punto di vista. Torniamo oggi a parlare della tanto agognata scuola di Ribolla; il nuovo edificio ultimato, ma non ultimato, lo scorso settembre ed inaugurato in pompa magna dal sindaco Limatola, alla presenza delle più alte autorità piddine locali e regionali”.
A dichiararlo, in un comunicato, è Franca Gramola, consigliera comunale della Lega a Roccastrada.
“Quello che per Limatola è un tanto sbandierato successo, continua agli occhi di molti a sembrare più un vero e proprio disastro. Ma non parliamo dell’opera muraria di per sé, ma del contesto generale in cui si colloca questa mastodontica opera – continua la nota -. Abbiamo spesso parlato, nei nostri interventi, degli aspetti economici e finanziari. Un’opera che inizialmente sarebbe dovuta costare 8,5 milioni di euro circa e che, ad oggi, è invece costata 12 milioni di euro, di cui ben quasi 1 milione coperto con ben tre mutui che, si sappia, gravano e graveranno sulle spalle dei cittadini dell’intero territorio comunale per i prossimi decenni”.
“Ma abbiamo parlato anche, ed oggi torniamo a farlo, di quel noto fine lavori con lavori non finiti – sottolinea il comunicato -. Sì perchè, come molti avranno notato, la scuola è stata inaugurata con il cantiere ancora palesemente aperto. Energia elettrica insufficiente, sopperita da un generatore a gasolio collocato a margine della scuola stessa. Rete viaria inadeguata ed impraticabile, solo in questi giorni sono iniziati i lavori di rifacimento del manto stradale dell’indecorosa via Sardegna, ma resta da definire ancora la stretta strada di accesso alla scuola e l’ampio parcheggio, che già definirlo come tale può risultare offensivo per la dignità dei lettori. Sistemazioni esterne alla scuola altro tasto dolente per questa faraonica opera, tant’è che i giovani studenti ancora oggi non possono accedervi perché ancora area di cantiere con apposite recinzioni, con detriti, fango e tant’altro”.
“Ci troveremo, per finire, a parlare nell’immediato futuro della qualità dell’opera stessa. Basta osservarla oggi, solo pochi giorni di vento e sono volati ovunque, ed in modo pericoloso, vari pannelli colorati che adornavano la struttura. In conclusione, abbiamo più e più volte manifestato le nostre perplessità su quest’opera, così dispendiosa, così approssimativa nella progettualità e nella collocazione rispetto alla rete viaria esistente – termina la nota -. Oggi torniamo a rinnovare il nostro sentimento e lo facciamo consapevoli che chi guida la macchina amministrativa continuerà nei prossimi mesi a vantarsi di un successo che per noi continua a mantenere l’indelebile sapore del disastro”.