Un mandato all’insegna dell’interattività, dell’efficienza, usando metodi efficaci, e del valore aggiunto è quello che si appresta a svolgere Antonfrancesco Vivarelli Colonna, neo presidente di Grosseto Fiere.
«Sono molto onorato e felice di avere questo incarico ed ho la presunzione di aver deciso di fare qualcosa per questo posto. Voglio dare, nel mio piccolo, un valore aggiunto a questo territorio, non sottovalutando il momento economico che stiamo attraversando», esordisce Vivarelli Colonna a soli dieci giorni dalla sua nomina.
«Non sono solo i conti ciò che contano, ma conta anche lo slancio con cui si fanno le cose – prosegue Vivarelli Colonna – . Io in Grosseto ci credo. Il mio mandato sarà contraddistinto dall’interattività: nei primi sette giorni ho incontrato tutte le associazioni di categoria, eccetto Confindustria che incontrerò nei prossimi giorni».
Nel dimostrare apprezzamento per la vecchia direzione oculata ed equilibrata, Vivarelli Colonna anticipa la creazione di un secondo nuovo grande evento da affiancare alla fiera del Madonnino, a cui si potrebbero accompagnare altri micro eventi nel corso dell’anno, come outlet temporanei, un evento natalizio, iniziative legate alle filiere agroalimentari. Il tutto confermando le manifestazioni già esistenti.
Inoltre, in controtendenza agli altri Centri Fiera nazionali, tutte le manifestazioni sono state organizzate in totale autofinanziamento e Grossetofiere da sola è stata in grado di sostenere fino ad oggi gli alti costi fissi dell’infrastruttura fieristica, ripianando con le proprie riserve, quando ce ne è stato bisogno, i propri bilanci senza aiuti esterni.
«Oltre ad esprimere il mio apprezzamento per la chiusura in pareggio del bilancio – ha commentato Giovanni Lamioni, presidente della Camera di Commercio che è azionista di maggioranza di Grosseto Fiere -, voglio ringraziare Antonfrancesco Vivarelli Colonna, di cui ho profonda stima, che rappresenta un’imprenditoria di successo e che ha fatto una scelta di cuore scegliendo la Maremma per la sua attività. Sono profondamente preoccupato però per la situazione economica e mi rammarica che una serie di circostanze imprevedibili ci abbia riportati da dove eravamo partiti».
Il centro fiere infatti non è compiuto, mancano i parcheggi ad esempio. Quando è stato costruito tutti ne erano consapevoli poiché la struttura com’è oggi doveva rappresentare un primo step del progetto. Questa incompiutezza ha comunque dei costi, non basta infatti ridurre gli eventi per ridurli.
«Ci vuole coesione e fantasia – prosegue Lamioni – per fare iniziative che generino risorse e indotto alle imprese del territorio. Non possiamo disperdere ciò che abbiamo».