Fabrizio Rossi, Capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Grosseto, interviene sulla situazione del Polo universitario cittadino:
“La gioia della nostra università in città, anni di lotte andati in fumo, il dramma delle dipendenti che perderanno il lavoro e gli studenti che torneranno a fare i pendolari ad arricchire altre città toscane. – dichiara Rossi – Lo sappiamo, quella di Grosseto era solo una sede distaccata dell’ateneo senese, ma quando fu varata ai giovani maremmani sembrava un qualcosa di veramente importante per il nostro territorio.
Forse l’attuale sindaco di Grosseto la pensava così quando insediatosi nemmeno due anni fa, scriveva nelle sue note programmatiche (ormai lettera morta in larga parte, a soli due anni di distanza) che ‘…l’istruzione debba rappresentare un elemento strategico del futuro programma di mandato’, come si può leggere collegandosi al link http://web.comune.grosseto.it/comune/fileadmin/user_upload/Modulistica/sindaco/linee-programmatiche2011-2016.pdf“.
“Evidentemente il sindaco deve aver cambiato idea, – continua l’esponente di Fratelli d’Italia – considerato che nel totale silenzio di questa amministrazione, sta chiudendo l’università, con buona pace dei ‘famosi master’ che tanto vennero sbandierati due anni fa nel primo consiglio comunale.
Le promesse in politica, o meglio nella vecchia politica che questo centrosinistra sta portando avanti in questi due anni, non si contano più. Al contrario gli obbiettivi raggiunti scarseggiano“.
“E’ giusto che i primi a protestare siano coloro che perdono il posto di lavoro (e Fratelli d’Italia è con loro), ma al loro fianco ci devono essere gli studenti, non solo universitari, anche quelli medi poiché un domani saranno loro a dover scegliere quale corso di laurea frequentare e quale ateneo scegliere. – conclude Rossi – Una scelta non molto libera se nella nostra città sparisce il polo universitario grossetano e dai costi elevati se soltanto pensiamo quante generazioni di studenti hanno arricchito realtà toscana per trovare l’adeguata risposta formativa e culturale.
Non ci aspettavamo molto da questo centrosinistra, ma almeno delle proposte per evitare questo progressivo impoverimento della nostra realtà territoriale le pretendevamo e alle critiche che il sottoscritto ha formulato in consiglio comunale ieri ancora non è stata data risposta“.