Home Follonica “Emergenza antifascismo”, il Pd: “Il libro è una provocazione per giustificare valenza opposta”

“Emergenza antifascismo”, il Pd: “Il libro è una provocazione per giustificare valenza opposta”

di Redazione
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La giornata di ieri può essere considerata emblematica della situazione paradossale che sta attraversando il nostro Paese e della profonda mistificazione della realtà che contraddistingue questo tempo”.

A dichiararlo, in un comunicato, è il Partito democratico di Follonica.

“Mentre davanti a un liceo fiorentino si consumava una vera e propria aggressione dai tratti squadristi, in una gelateria di Follonica veniva presentato un libro che indicava l’antifascismo come una delle emergenze del Paese – continua la nota -. Quell’antifascismo grazie al quale nel nostro Paese è stata ripristinata, dopo vent’anni di regime, quella libertà di espressione che ha garantito all’autrice di pubblicare il suo volumetto e presentarlo liberamente in un locale pubblico.  Dispiace evidenziare come alcuni giornalisti d’assalto abusano del senso delle parole della nostra lingua facendo loro assumere un valore strumentale. Emergenza antifascista, per il solo fatto che alcuni violenti si autodefiniscano tali, è ovviamente una provocazione, un contrappeso per sollevare e giustificare la valenza opposta. Purtroppo però ci sono tantissime parole abusate, derubate, stravolto nel senso originale: ‘bellezza’, ‘libertà’, ‘violenza’, che assumono valore politico distante dal loro significato reale”.

“Antifascismo ha un valore profondo come parola, un vissuto ed inserirla in maniera sensazionalistica nel contesto di emergenze è solo superficialità e giornalismo di avanspettacolo come spesso accade purtroppo. L’antifascismo è un sacro principio costituzionale e un valore che dovrebbe essere condiviso da tutto il Paese, da tutti i cittadini e dalle cittadine italiane, al di là della loro collocazione politica – prosegue il comunicato -. Perché è il valore fondativo del nostro stato democratico e della nostra Repubblica e dovrebbe rappresentare un minimo comune denominatore, condiviso al di là dell’appartenenza politica di ognuno. Preoccupano i sinceri democratici che l’iniziativa abbia goduto anche della pubblicità sulla bacheca cittadina di Fratelli d’Italia. Molto probabilmente il giuramento sulla Costituzione della leader Giorgia Meloni, e quindi il riconoscimento di quell’antifascismo che ne è fondamento, è poco condiviso o, peggio, per niente genuino?”.

“I fatti di Firenze dimostrano come l’emergenza sia ben altra – termina la notae di come la difesa della Costituzione e l’antifascismo siano ancora battaglie per cui valga la pena impegnarsi“.

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