“Parcheggi, piattaforme telematiche, aree demaniali, balneabilità. La sistemazione delle Cascate del Mulino continua a essere un nodo cruciale delle discussioni sul futuro del Comune di Manciano”.
A dichiararlo, in un comunicato, è Sinistra Mancianese.
“Ma è necessaria una nuova prospettiva – continua la nota -. Le Cascate del Mulino e il Gorello devono essere protetti tanto quanto lo sono il Parco dell’Uccellina e le sue spiagge. Il traffico, le attività commerciali, gli interventi idraulici e gli ammodernamenti edili devono essere limitati allo stretto indispensabile. È necessario insomma un parco pubblico, gestito dal Comune o dalla Regione, in cui la fermata degli autobus e il parcheggio delle biciclette devono essere le uniche aree di interscambio, fatta salva un’eventuale area di sosta di dimensioni molto ridotte. Siamo nel 2021: sono ormai decenni che è stato messo in rilievo che l’uomo deve rispettare il pianeta affinché non si verifichi una catastrofe: ogni piccolo tassello ha la sua importanza in questo quadro”.
“Ma la Giunta Morini non sembra condividere questa visione – sottolinea Sinistra Mancianese -. Ha infatti creato una nuova area di sosta temporanea, non grande (misura appena 5000m2, che corrispondono a 200 posti auto), ma di notevole impatto ambientale. Si tratta di un’opera assolutamente non necessaria, dato che di parcheggi nei dintorni ne sono già presenti molti altri. Vale la pena notare che l’area di sosta è piccola perché il Comune non ha ottenuto tutti i terreni che voleva acquistare (particelle 60-65 e 204 del foglio 75), non perché la Giunta abbia una particolare sensibilità ambientale. Nell’area di sosta non è previsto un numero chiuso: dato l’elevato numero di visitatori, il campetto sterrato predisposto dall’ente pubblico è costantemente ricolmo di automobili, che fanno fatica a trovare posto, a entrare e a uscire. Inoltre, i pedoni non hanno un ingresso differenziato. Si crea dunque una calca di proporzioni smisurate, un coacervo di corpi che è una visione più tipica di Riccione che non della Maremma toscana”.
“Sono proprio le proporzioni della folla a mettere in evidenza le profonde contraddizioni della Giunta Morini. Il 30 settembre 2020 è stato infatti predisposto un piano di intervento anti-covid pensato per le Cascate del Mulino – continua il comunicato -. Secondo tale piano l’area 2, ovvero l’area demaniale, avrebbe potuto ospitare 120 persone, mentre il campetto privato, ora utilizzato da Terme di Saturnia a causa del lassismo del Comune, poteva ospitarne 530. Il nuovo parcheggio del Comune può ospitare circa 400 persone: secondo le indicazioni dell’Ente, gran parte di queste dovrebbero sostare nell’area attrezzata di Terme di Saturnia. Il Comune sta quindi favorendo, come sempre, un privato specifico sacrificando l’interesse pubblico, la sicurezza dei visitatori e le risorse dei contribuenti? L’ardua sentenza spetta al lettore informato, che deve tener conto di alcuni numeri. Per produrre la piattaforma di prenotazione in primavera, il cui funzionamento favoriva nettamente pochi possidenti, sono stati spesi 22.000 euro; per comprare due ettari e mezzo di terreno destinati al nuovo parcheggio sono stati stanziati oltre 90.000 euro; nonostante tutte queste spese, il risultato è un caos del tutto simile a quello presente in precedenza”.
“L’unico modo per risolvere la questione è alleggerire la vallata dal traffico, predisponendo navette e permettendo la sosta di un numero limitato e chiuso di automobili – termina la nota –; Sinistra Mancianese proporrà quanto prima concrete progettualità in questo senso, rifacendosi ai percorsi amministrativi passati che, pur incompleti, avevano come obiettivo una gestione pubblica del sito“