Di muri si è parlato molto, a partire da quello storico di Berlino, soprattutto in ragione dei numerosi e monumentali muri edificati, specie negli ultimi anni, per affermare drastiche restrizioni alle libertà di popoli oppressi e allo stremo.
Altri e diversi muri, quelli “a secco“, affermano cose diverse: anzitutto il limite dei campi delle piccole proprietà dei contadini nelle antiche civiltà, poi armonia con la natura e l’ambiente, infine la maestria di chi li costruiva, veri artisti.
Oggi, proprio mentre l’Unesco, dopo una lunga riflessione e istruttoria, li dichiara “bene dell’umanità” in molti luoghi, la tendenza è considerarli d’intralcio e niente affatto degni di considerazione e protezione.
In controtendenza, la mostra fotografica di Gabriele Felici “Grazie dei muri a secco“, che sarà inaugurata sabato 27 aprile alle 17.30 nei suggestivi locali sotterranei dell’associazione Strade Bianche in via Zuccarelli 25, a Pitigliano, e che resterà visitabile gratuitamente fino al 5 maggio, afferma amore, rispetto e considerazione per i “muri a secco”, non solo quelli del comprensorio, ma anche per gli altri, ovunque siano, e soprattutto l’impegno per la loro protezione e valorizzazione.