“Il Giorno della Memoria, in ricordo dell’orribile tragedia della Shoah, è l’occasione anche per rivolgere un pensiero e una preghiera per Jenny e Goffredo Passigli, nati a Sorano rispettivamente nel 1883 e nel 1889, arrestati a Greve e a Firenze perché ebrei e deportati nell’inferno del campo di sterminio di Auschwitz, dal quale non sono più tornati. Nello stesso campo sono morti anche i due figli di Goffredo“.
A dichiararlo, in un comunicato, il sindaco, il vicesindaco e la giunta comunale di Sorano nel 74° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz e nel Giorno della Memoria.
“Con loro ricordiamo tutti gli ebrei perseguitati, costretti a inumani condizioni di vita, ridotti a schiavi e sterminati. Il pensiero va anche a tutte le vittime di persecuzioni, repressioni, regimi oppressivi e sanguinari di ieri e di oggi – continua la nota -. Tutto quello che è avvenuto nei campi di sterminio è la negazione anche del più piccolo barlume di umanità. Non cancellare e tramandare la memoria significa rivendicare e difendere sempre la dignità e la libertà di ogni essere umano“.