Sabato 31 marzo, alle 17.30, alla biblioteca di storia dell’arte di Montemerano, si terrà “Dalla mano al burattino (Un progetto, una mostra)“: l’Accademia del Libro invita a una conversazione di Mariano Dolci sul teatro di animazione.
Mariano Dolci esporrà l’immagine che nel tempo si è formata dello strumento burattino, strumento che proviene da tempi antichissimi, ma che è al tempo stesso attuale e contemporaneo: un’immagine che Dolci ha ricavato dalla molteplicità e dall’unicità delle sue esperienze.
Dolci negli anni Sessanta ha lasciato l’insegnamento nella scuola dell’obbligo per far parte della compagnia di burattini di Otello Sarzi. Da allora si è sempre dedicato ai burattini, marionette e alle ombre non solo in quanto particolari forme di spettacolo teatrale, ma anche come strumento da utilizzare in una quantità di contesti educativi o del sociale.
Per venti anni ha diretto a Reggio Emilia il “Laboratorio di animazione comunale” istituito per ricercare, sperimentare e diffondere le potenzialità del teatro dei burattini, delle marionette e delle ombre nelle scuole della città.
La notorietà delle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia gli ha offerto l’opportunità di essere invitato ad esporre il suo specifico lavoro e a confrontarlo con altre esperienze in varie parti del mondo. Nel contempo ha lavorato nell’ospedale psichiatrico di Reggio Emilia e nell’ospedale psichiatrico giudiziario, in collaborazione con professionisti interessati a verificare le potenzialità del teatro di animazione a contatto con vari problemi mentali.
Mariano Dolci ha una casa da molti anni a Montemerano ed è innamorato di questo incantevole borgo e amico dei suoi abitanti. Da venti anni collabora con bambini, ragazzi e giovani per allestire uno spettacolo di teatro d’ombre in occasione della festa del santo patrono San Giorgio; spettacolo diventato tradizione nei festeggiamenti, ma ogni anno diverso grazie al continuo apporto dei ragazzi del paese.
Il suo attuale progetto è quello di allestire a breve una mostra che possa servire da trampolino di lancio per far nascere a Montemerano un centro di studio, di spettacolo e di diffusione del teatro di animazione.