Sabato 17 marzo, alle 17.30, alla biblioteca di storia dell’arte di Montemerano, l’Accademia del libro organizza la presentazione del libro di Giuseppe Matulli “Alcide De Gasperi. Quando la politica credeva nell’Europa e nella democrazia” (Clichy, Firenze, 2018), con una prefazione di Enrico Letta. Sarà presente l’autore, che ne parlerà con Luciana Rocchi.
Giuseppe Matulli torna a distanza di un anno a Montemerano per parlare della figura di Alcide De Gasperi, questa volta in occasione dell’uscita del suo libro sullo statista trentino.
Oltre che per illustrare i contenuti del volume, che ripercorre la vita di De Gasperi con grande rigore storico e documentale, l’incontro sarà un’occasione per approfondire quanto nella sua azione politica possa essere messo in luce per cercare spunti di riflessione utili a capire le difficoltà dell’oggi.
Il libro
Il libro di Matulli rilegge infatti il pensiero e la vicenda politica del grande statista alla luce di quella weberiana “etica della responsabilità” che guidò sempre la sua azione pur nel secolo delle ideologie e quindi in palese controtendenza col pensiero che lo caratterizzò. E nelle conclusioni evidenzia quanto questo atteggiamento di De Gasperi possa essere riguardato oggi come punto di riferimento imprescindibile per trovare una strada che ci conduca fuori dall’attuale crisi della politica.
Una vicenda umana e un’azione politica, quella di De Gasperi, che inizia in territorio austro-ungarico e, attraverso il carcere fascista e il Cnl, giunge a guidare il Paese, umiliato e sconfitto, a farlo rinascere nel tempo della guerra fredda. A misurarsi con ostacoli e opportunità internazionali, con la necessità di superare lo storico steccato fra Papato e Stato laico e a rispondere alla sfida dell’integrazione politica europea.
Un’esperienza che esalta il contenuto etico della politica, per la responsabile autonomia delle analisi e delle scelte, per la coerenza della “visione” con i valori di riferimento, gli obiettivi definiti, la strategia per raggiungerli, e che per questo ci induce oggi a riflettere sulle sfide del XXI secolo. In un tempo, vale a dire, nel quale i riferimenti politici non hanno retto agli stravolgimenti nelle relazioni internazionali (come la globalizzazione e le sue conseguenze) e a quelli tecnologici (che hanno messo in discussione gli elementi fondamentali della convivenza a iniziare da tempo e spazio), e in cui si sta perdendo con preoccupante rapidità la considerazione del valore della democrazia, sacrificata alla “governabilità”.
Giuseppe Matulli è studioso e uomo politico. È stato segretario regionale della Democrazia Cristiana, in Toscana, dal 1983 al 1987; ha poi aderito alla Margherita e al Partito Democratico. Eletto deputato per la prima volta nel 1987, è stato rieletto anche nella legislatura successiva. È stato sottosegretario per la Pubblica Istruzione nel primo Governo di Giuliano Amato (1992-1993) e nel Governo di Carlo Azeglio Ciampi (1993-1994); ha fatto parte delle commissioni parlamentari dell’istruzione e dei trasporti. È stato anche per quattro mandati consigliere regionale in Toscana e vicesindaco di Firenze dal 1999 al 2009.
Luciana Rocchi, laureata in filosofia, dal 1970 ha svolto attività di insegnamento e ricerca e di organizzazione di attività culturali. Nel 1992 fonda l’Isgrec, Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea che dirige fino al 2016. Nel 2003, assieme a Simone Neri Semeri, pubblica “Società locale e sviluppo locale. Grosseto e il suo territorio”. Nel 2004, assieme a Stefania Ulivieri, pubblica “Voci, silenzi, immagini. Memoria e storia di donne grossetane” (1940-1980).