“Per rimanere in tema di lirica verrebbe da citare la verdiana Traviata nel ‘Libiamo ne’ lieti calici’ e il sindaco è un ottimo personaggio a cui piace ‘brindare’ per vittorie che nella realtà sono poi sconfitte. Così Giuntini non si lascia perdere occasione e si cimenta in affermazioni prive di fondatezza, in mancanza probabilmente di informazioni che non ha avuto e che è giusto far conoscere“.
Attraverso un comunicato, Fiorenzo Borelli, consigliere comunale della lista civica Massa Comune, Daniele Brogi, consigliere comunale della Lega, e Luciano Fedeli, del Pci, replicano al sindaco di Massa Marittima sull’Istituto Falusi.
“La dott.ssa Mucci ha risposto alla nostra richiesta di incontro e a quella nota avevamo replicato il 5 luglio, rinnovando la richiesta di incontro di tutti e tre i firmatari come rappresentanti delle forze politiche, rifiutando alternative diverse – continua la nota -. Precisavamo, sempre in riferimento alla sua risposta, che la richiesta era stata avanzata come rappresentanti delle forze politiche del Comune di Massa Marittima e non si capiva bene il diniego ad incontrare tre rappresentanti di liste che fanno parte della comunità. Inoltre, facevamo rilevare che quanto riportato citando l’articolo 43 comma 2 del Tuel fosse incompleto poiché non sono mai stati chiesti atti soggetti a secretazione come previsto da una parte essenziale della norma citata dalla dottoressa Mucci, che integralmente recita ‘Essi sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge’. Infine, dichiaravamo che, nel caso la dottoressa Mucci non sia disponibile ad incontrarci tutti e tre contemporaneamente, attendevamo risposta con le opportune motivazioni. Incontri parziali con le singole persone o escludendo qualcuno non sarebbero stati effettuati. Sono seguite interlocuzioni per avere incontri separati che non sono di nostro interesse. Questa è la realtà“.
“Ma poi la nota era indirizzata al presidente e perché risponde Giuntini? Il Falusi è un ente autonomo e risponde in modo diretto attraverso i propri organi alle istanze presentate da soggetti esterni. Mai ha avuto questa premura con i presidenti precedenti, ai quali ha sempre lasciato spazi. Oggi no, interviene. Sulle presunte illazioni risponderanno i fatti, vedremo – sottolinea il comunicato -. La presidente del Falusi si può rifiutare di ricevere rappresentanti di partiti, seguendo un consiglio sbagliato del sindaco, che è abituato a farsi scudo delle istituzioni per le sue paure servendosi di motivazioni fasulle. Ma pensiamo che lo debba fare direttamente lei se lo ritiene opportuno, precisando i motivi. Ricordiamo alla presidente che assumere incarichi che hanno anche rilevanza politica e/o pubblica comporta oneri e onori e il Falusi non fa eccezione, è sempre stato così dai tempi di Schiavetti, per passare da Poli e arrivare a Brenci, non c’è nulla di strano. Qualcosa di strano invece si potrebbe verificare in caso si aprisse una diatriba con il Comune. Ci chiediamo quali interessi difenderebbe la dottoressa Mucci: quelli del Comune, nel quale ha un ruolo come responsabile, o quelli dell’Istituto Falusi nel quale occupa il ruolo di presidente?”.
“Al di là delle considerazioni sopra condivise con Borelli e Brogi – aggiunge Fedeli –, voglio dare una risposta a Marcello, che mi vede come un incubo e non perde occasione per attaccarmi e persino controlla o gli sembrerebbe di controllare le mie scelte politiche e sindacali. Io non sono l’orco che vuole descrivere, lo sa bene, ma vuole fare lo scordone. A riguardo voglio ricordare solo quanto successe quando era ancora sindaco di Montieri, con le valige pronte per venire a Massa. Nella Giunta dove approvammo il patto territoriale delle Colline Metallifere, l’Azienda sanitaria aveva cancellato la realizzazione dell’eliporto a Montieri perché il Comune, dove lui era sindaco, non aveva trasmesso l’area di destinazione più volte sollecitata. Bene, se quella piazzola è stata fatta è grazie al sottoscritto, che in quel caso lì si impose all’azienda insieme agli altri rappresentanti dei Comuni e nell’atto finale venne reinserita la realizzazione dell’eliporto. Se si è dimenticato, sono sempre pronto a ricordargli, con gli atti e con serena amicizia, le lacune, quelle vere, che sono tante ed hanno riguardato purtroppo anche il Falusi”.