Massa Marittima (Grosseto). Il Consiglio comunale di Massa Marittima, nella seduta odierna, ha approvato ad ampia maggioranza l’adozione del Piano operativo comunale, lo strumento di pianificazione che va a sostituire il regolamento urbanistico.
Il provvedimento, appena adottato, sarà pubblicato nelle prossime settimane sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana. Dalla data di pubblicazione decorrerà il termine di 60 giorni per la presentazione delle osservazioni. Poi tornerà di nuovo all’attenzione del Consiglio per le controdeduzioni.
“La filosofia di questo piano – spiega il sindaco Marcello Giuntini – è quella di favorire la rigenerazione urbana, le nuove residenzialità nel capoluogo e nelle frazioni, la riqualificazione e lo sviluppo delle attività economiche, con un consumo ridotto di nuovo suolo. È un piano misurato sui bisogni espressi dal territorio e che nasce dall’ascolto di questi bisogni. Un’altra caratteristica è che è stato concepito per snellire e velocizzare le procedure, ove possibile: per fare un esempio sono state eliminate tutte quelle norme che possono essere recepite nel regolamento edilizio, uno strumento più snello che non ha bisogno, in caso di modifica, delle complesse procedure urbanistiche. Con la stessa logica di snellire abbiamo cercato di ricorrere il meno possibile allo strumento del piano attuativo, che invece era presente in modo consistente nel vecchio regolamento urbanistico. Nel territorio urbanizzato, per gli interventi a rischio di maggiore impatto, viene introdotto lo strumento del Progetto unitario convenzionato (Puc), che prevede un unico passaggio in Consiglio comunale, in cui si valuta anche la qualità progettuale. La maggior parte dei progetti procedono con concessione diretta”.
“Inoltre – prosegue il sindaco –, come ha sottolineato l’architetto Giommoni, che è intervenuto in Consiglio insieme all’ingegner Antonio Guerrini, avendo entrambi lavorato alla redazione di questo strumento urbanistico, si tratta di un piano concepito per garantire un centro storico attrattivo nei confronti della residenzialità: introduce il principio per cui i centri storici non siano solo monumenti da conservare rigidamente, come previsto negli anni Settanta, ma luoghi in cui le persone, per viverci, devono poter fare tutto ciò che concorre a condurre una vita soddisfacente. In questo senso il Piano operativo di Massa Marittima, laddove non ci siano vincoli particolari e il progetto riguardi corti interne, spazi che non alterano la percezione del centro storico, consente interventi che vanno oltre la manutenzione e il restauro conservativo. L’altro grande tema sul quale viene posto l’accento è la qualità degli spazi pubblici, con l’obiettivo di proseguire nella riqualificazione già avviata. Proprio perché è un piano che tiene conto delle esigenze reali del territorio, è orientato ad un’edilizia che risponde a due tipologie di domanda: quella delle giovani coppie e delle persone anziane, che hanno bisogno di piccole abitazioni ad un costo accessibile, e quella di una residenzialità di qualità che proviene dalle persone che decidono di cambiare casa, per acquistarne una con maggiori comfort e prestazioni migliori dal punto di vista energetico.”