Dopo lo storico accordo con l’Agenzia del Demanio, concluso grazie all’impegno in prima persona del sindaco Nappi, che ha sancito definitivamente un’annosa pendenza tra l’amministrazione comunale e lo Stato, venerdì 2 dicembre è stata apposta la firma all’atto notarile che ha chiuso il contenzioso relativo alla lottizzazione Cr030. La controversia di fatto bloccava il libero utilizzo da parte del Comune di Castiglione della Pescaia dei terreni adiacenti alle scuole materne ed elementari, oltre al mai definito passaggio delle aree urbanizzate della stessa zona al patrimonio comunale.
La causa con la società Le Paduline Srl, risalente agli anni Ottanta e mai chiusa dalle passate amministrazioni, limitava di fatto ogni possibilità di utilizzazione delle aree verdi nella zona delle Paduline ed impediva lo sviluppo da un punto di vista urbanistico, non essendo definite le pertinenze catastali.
Con un atto di indirizzo, la Giunta comunale ha dato mandato agli uffici di ratificare l’appartenenza al Comune di quest’area di circa 45.000 metri quadrati, pervenendo ad un accordo attraverso una conciliazione con la società, che ha definito il passaggio gratuito all’ente di 15.000 mq di terreni e di 30.000 mq a titolo oneroso obbligatorio (come previsto dalla vecchia convenzione sottoscritta dalle parti) per un valore di 400mila euro totali. Nello specifico, grazie all’accordo diventano a tutti gli effetti proprietà del Comune: l’area del depuratore, le zone a verde dell’area 167, la parte perimetrale dei terreni delle scuole materne, la totalità dell’area sulla quale sorgono ormai da decenni le scuole elementari e le rispettive strade di accesso, i marciapiedi e le strade di via Andromeda e via Orsa Minore, oltre alla viabilità ciclopedonale lungo la strada provinciale numero 3 del Padule che collega l’incrocio della panoramica all’accesso alle scuole elementari.
«Quella del Comparto CR030 delle Paduline – affermano soddisfatti il prima cittadino Elena Nappi e il suo vicesindaco Federico Mazzarello, che segue l’urbanistica – è una vicenda quarantennale che le precedenti amministrazioni hanno cercato di portare a termine, senza riuscirci. Abbiamo voluto da subito inserire questa criticità fra gli obiettivi da risolvere dal momento che un simile contenzioso bloccava la pianificazione e ogni possibile progettazione di sviluppo dell’area stessa. Fin dal nostro insediamento i responsabili dell’ufficio pianificazione e dell’ufficio legale sono stati incaricati di studiare le carte e predisporre gli atti al fine di mettere l’amministrazione nelle condizioni di rivendicare i diritti dell’ente e di arrivare ad un accordo conciliativo».
«Oggi – concludono sindaco e vicesindaco – possiamo dire di avere raggiunto un obiettivo importante per noi e per i nostri cittadini. Con questa firma storica chiudiamo una lunga e difficile vicenda legale ed urbanistica, che da anni pesava sul nostro ente, ma che, una volta per tutte, andava affrontata con decisione e coraggio».