La qualità della vita nei centri urbani si misura con parametri e indicatori molto severi e, prima di arrivare ad essere certificati, i centri urbani devono superare verifiche molto difficili.
Il Comune di Follonica ha superato anche quest’anno il riesame, confermando la certificazione Emas – acronimo di Eco-Management and Audit Scheme – uno strumento istituito dall’Unione Europea al quale le organizzazioni aderiscono volontariamente al fine di valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali, segnalando in questo modo informazioni sulle proprie politiche di gestione ambientale.
Follonica ha quindi mantenuto la registrazione Emas e la certificazione ambientale Iso 14001: la certificazione viene assegnata a quei soggetti che, oltre a rispettare gli obblighi di legge, utilizzano le risorse in maniera efficiente, riducendo progressivamente i propri consumi di acqua, energia, materie prime, rifiuti ed emissioni. Sono poi fondamentali le iniziative di coinvolgimento e sensibilizzazione. Per valutare e migliorare le politiche in materia di tutela del territorio e dell’ambiente, il Comune di Follonica si occupa con attenzione della pianificazione urbanistica, della promozione della mobilità sostenibile e della gestione della raccolta differenziata dei rifiuti.
«Siamo soddisfatti di questa conferma – spiega l’assessore all’ambiente Mirjam Giorgieri –, che si riflette anche nell’ottenimento della Bandiera blu, rilasciata dalla Fee per la qualità delle spiagge e dei servizi ad esse collegati, delle 5 Vele Legambiente e Touring Club per la qualità dei servizi turistici sostenibili, della Bandiera verde assegnata dall’Associazione nazionale dei pediatri italiani alle spiagge a misura di bambini e bambine e dalla Bandiera gialla di Comune ciclabile, assegnata da Fiab dal 2018 ai Comuni che promuovano la ciclabilità e la mobilità dolce. Il Comune di Follonica è ormai da anni impegnato nella riduzione dell’impatto inquinante della città attraverso azioni concrete come la rimodulazione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, la promozione della sostenibilità e dell’educazione ambientale, sottoscrizione del Patto dei Sindaci, dichiarazione dello Stato di emergenza climatica, l’efficientamento della pubblica illuminazione e la pubblicazione dell’ordinanza “plastic free” che vieta l’utilizzo della plastica monouso nei parchi e sulle spiagge».