“In questi ultimi giorni abbiamo letto sulla stampa e sui social alcune dichiarazioni errate in merito ad argomenti importanti per la mia amministrazione“.
A dichiararlo è Francesca Travison, sindaco di Scarlino.
“Iniziamo dal punto ristoro di Cala Violina – continua Travison -. Ci tengo a precisare che al bando, che avevamo pubblicato alcune settimane fa, hanno preso parte 4 imprese: l’appalto è stato assegnato alla prima classificata, che però due giorni prima l’inizio dell’attività ha comunicato agli uffici di non essere in grado di mantenere le richieste presenti nell’avviso. Le altre ditte non avevano i requisiti. Il bando è stato nuovamente pubblicato nei giorni scorsi e adesso attendiamo la scadenza per aprire le buste. Resta comunque a disposizione dei bagnanti il punto vendita al parcheggio di Val Martina. La gestione di Cala Violina sta procedendo senza intoppi e i primi riscontri da parte degli utenti sono molto positivi”.
“Per quanto riguarda invece il parcheggio della Polveriera è bene dire che quell’area è di un privato: abbiamo aperto da tempo un dialogo con la proprietà per avere in concessione il posteggio – sottolinea il sindaco -. È stata presentata una proposta e dovrebbe a breve arrivare la risposta. Purtroppo, trattandosi di un’area privata, il Comune può solamente accordarsi con la proprietà: nel frattempo i parcheggi lungo via delle Collacchie sono rimasti gratuiti. Arriviamo poi alle sedute che sono state posizionate in piazza Garibaldi: porteremo avanti il progetto di riqualificazione del centro storico con convinzione. Dobbiamo però ringraziare Vittorio Sgarbi: dopo le sue esternazioni social, nel borgo sono arrivati molti turisti proprio per vedere quelle sedute”.
“L’obiettivo della mia giunta, per quanto riguarda appunto il turismo, è quello di portare i flussi turistici dalla costa all’interno – termina Travison -. Sgarbi ha sicuramente collaborato al raggiungimento del risultato: resta il mio invito personale all’onorevole, lo aspetto per fare due chiacchiere seduti su quelle panchine all’ombra di Garibaldi“.