“Come Comune di Grosseto ribadiamo e confermiamo che abbiamo votato contro le tariffe dei rifiuti in sede di assemblea dell’Ato“.
A dichiararlo è Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto.
“L’approvazione del Pef è un obbligo di legge, ma noi come amministrazione non cambiamo la nostra linea che è quella di un fermo no di protesta – sottolinea il sindaco -. Non siamo d’accordo né con l’operato dell’Ato, né con quello di Sei Toscana, né con il modello Arera. Per questo stiamo valutando la possibilità di presentare ricorso contro la validità del Piano economico. Ci teniamo a ribadire che Sei Toscana ha presentato solo il bilancio generale e non il bilancio consuntivo dei singoli Comuni, come chiesto da Arera, che ci consentirebbe di capire quali sono i costi e i servizi effettivamente forniti. Senza contare che il bilancio preventivo per il Comune di Grosseto è più alto rispetto al consuntivo”.
“Di conseguenza il Pef proposto non è coerente con la realtà dei fatti ed è differente da ciò che avevamo chiesto sulla base di quanto riscontriamo sul territorio. Nel Pef, secondo quanto stabilito dall’Ato, è stato fatto un aumento del 6,2 per cento a prescindere, senza tener conto del consuntivo dei costi comunali del 2019, per cui l’aumento che ne deriva va a finire a favore del gestore. Pur ammettendo l’Arera un aumento massimo del 6,2 per cento, con questo metodo di calcolo Sei Toscana arriverà a prendere oltre il 10 per cento – termina Vivarelli Colonna -. Quindi contestiamo sia il metodo Arera, sia il metodo di calcolo del Pef realizzato dall’Ato, sia Sei Toscana per i disservizi che abbiamo di continuo nel nostro territorio“.