“Prima del 1996 la Cosap per gli accessi unici e indispensabili a fondi agricoli e di impresa non era un onere, oggi è una gabella”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada, Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo, Marcello Giuntini, sindaco di Massa Marittima, Andrea Biondi, sindaco di Gavorrano, Alessandra Biondi, sindaco di Civitella Paganico, Romina Sani, sindaco di Cinigiano, Federico Balocchi, sindaco di Santa Fiora, Giancarlo Farnetani, sindaco di Castiglione della Pescaia.
“Il centrodestra ha attivato una tassa in piena crisi economica aggravando una situazione già molto complicata – continua la nota –. Questo è il fatto da cui partire e i numeri del bilancio della Provincia ce lo confermano. Vivarelli Colonna ha previsto un’entrata dalla Cosap, poi ha fatto un Regolamento spacciandolo come uno strumento per far risparmiare gli utenti, ma ha lasciato invariate le previsioni di entrata. Infatti pagheranno di più coloro che hanno un unico accesso al fondo e, modificando alcuni criteri, è stata ampliata la base imponibile e quindi avremo più cittadini che pagheranno la gabella. La realtà è che la Provincia di Vivarelli chiede una tassa che prima non c’era e ora c’è. Un dato questo che è utile ricordare a chi ‘guardando il dito’ non ‘vede la luna’ e si rallegra per un ‘fasullo’ risparmio degli agricoltori“.
“Un po’ di verità sarebbe necessaria, verità che sgombri il campo dalle mistificazioni e dal sostegno forzato anche dei sindaci del centrodestra che ben conoscono le difficili condizioni dei nostri agricoltori e delle imprese. La Provincia che vorrebbe Vivarelli è un Ente esattore che riscuote una gabella senza dare nulla in cambio, soprattutto lungo le strade provinciali che attraversano centri abitati con popolazione inferiore ai 10mila abitanti laddove, oltre a non fare la manutenzione e controllo, richiede ai cittadini e imprese il pagamento della tassa – termina il comunicato -. La Cosap non deve essere applicata per tutti i passi carrabili ad uso privato situati lungo le strade provinciali, questo è il nostro parere“.