“Una visione di territorio che non è compatibile con la presenza di un deposito di scorie radioattive e questo lo evidenzieremo nelle osservazioni che presenteremo a Sogin“.
Così il sindaco di Campagnatico Luca Grisanti e la progettista del Piano strutturale intercomunale di Campagnatico, Civitella e Cinigiano, Silvia Viviani, annunciano quelle che saranno le motivazioni per opporsi al deposito sul territorio di Campagnatico.
“Il piano strutturale intercomunale adottato dalle tre amministrazioni – spiega la Viviani – le ha viste condividere una visione di territorio mettendo in rete le similitudini e le differenze, condividendo anche valori comuni. E’ un piano strutturale che vede le tre amministrazioni puntare sugli aspetti naturalistici, ambientali e paesaggistici, che fa della salubrità e di un corretto stile di vita uno degli elementi di forza, soprattutto in un mondo che, ancor di più dopo il Covid, guarderà a questi aspetti che vengono offerti a livello locale. Si può ipotizzare un ritorno verso i borghi delle zone interne e collinari, dopo che molti li avevano lasciati nei decenni scorsi. Con il Piano si crea una rete materiale ed immateriale, fatta di infrastrutture digitali e tradizionali, come la sentieristica, le piste ciclabili o il parco fluviale. Tutto questo condiviso con la popolazione attraverso un percorso di partecipazione“.
Una visione che, per caratteristiche, secondo la Viviani non può sposarsi con un deposito di scorie radioattive.
“Immaginare un futuro di questo tipo in un territorio senza industrie, con produzioni di qualità, che guarda alla natura ed all’ambiente – afferma la Viviani – e poi doverci pensare un deposito di scorie radioattive vorrebbe dire far cadere tutti i capisaldi che guidano il piano strutturale intercomunale“.
Il sindaco di Campagnatico Luca Grisanti è sulla stessa lunghezza d’onda della progettista. “Le nostre osservazioni saranno dettagliate, ma soprattutto motivate – afferma il primo cittadino –. Il fatto di avere un piano strutturale che mette insieme più territori deve far capire come la nostra visione sia più ampia dei confini comunali e, dunque, non difendiamo solo i nostri interessi, ma guardiamo ad un sistema che coinvolge più realtà per creare valore ed opportunità. Immaginare la bellezza del paesaggio collinare della Maremma deturpata da decine e decine di ettari di strutture in cemento armato, che contengono sostanze altamente pericolose, rappresenta quel futuro che noi non vogliamo e che contrasta apertamente con quello che abbiamo pensato per noi e per le future generazioni“.
Il sindaco ci tiene a ringraziare anche le colleghe Romina Sani ed Alessandra Biondi. “Credo che sia doveroso ringraziare il sindaco Biondi ed il sindaco Sani – afferma Grisanti – con cui c’è stata piena sintonia, ma anche per la vicinanza ed il sostegno mostrato nella vicenda del deposito delle scorie radioattive”.
Foto di repertorio