Un albero inusuale è stato collocato in piazza Garibaldi, a Santa Fiora.
“È qualcosa di meno e qualcosa di più rispetto al tradizionale abete dei nostri boschi: vuole essere un simbolo – si legge in un comunicato del Comune -. La sua struttura è un opera di artigianato. L’albero, una semplificazione lineare e schematica di un abete, è, infatti, realizzato a mano in legno di castagno. Il Comune di Santa Fiora ha fatto per queste festività una scelta innovativa per sottolineare e riconoscere, innanzitutto, le difficoltà dei lavoratori forestali strangolati da regole burocratiche assurde e dalla crisi, ma anche, con quello scheletro ligneo, ha voluto caricare il simbolo delle festività di un messaggio forte atto a sottolineare le avversità vissute e la tenacia di tutti gli italiani. Questa presenza ‘astratta’, eppure intrisa dei profumi dei nostri castagni e dei pensieri di ognuno di noi collocata al centro del paese, indica il rispetto di Santa Fiora verso le persone e il bosco“.
“Nessun abete è stato tagliato nei nostri boschi – sottolinea Azzurra Radicchi, vicesindaco di Santa Fiora -. Abbiamo voluto rinunciare a qualcosa che sempre c’era stato nella piazza a Natale sostituendo a un simbolo un altro simbolo. La rinuncia è stato il filo conduttore di questo anno: rinuncia al contatto, limite agli incontri, rinuncia al divertimento e, purtroppo, a molte libertà. Il nostro albero ridotto all’essenziale indica la forza di resistere e ricominciare”.
Una struttura che acquisterà corpo e vita con gli addobbi e le luci che si accenderanno come ogni anno nella notte tra il 7 e 8 dicembre.
Il Natale e il fine anno 2020 saranno diversi, inevitabilmente condizionati dai comportamenti necessari per combattere la pandemia. Un Natale e un fine anno che come mai prima sarà denso di speranza e di auguri di buon auspicio.