Il Comune di Scarlino ho ottenuto nuovamente la certificazione Emas, che durerà fino al primo luglio 2023. L’attestazione indica la conformità dell’ente a quanto disposto dal Regolamento europeo numero 1221/2009, che mira a favorire una gestione più razionale degli aspetti ambientali sulla base non solo del rispetto dei limiti di legge, ma anche del continuo miglioramento delle prestazioni ambientali, dell’attiva partecipazione dei dipendenti e della trasparenza verso i cittadini. Ottenere la registrazione Emas attesta l’adesione ai principi espressi nel Regolamento ed è indice dello standard di qualità e dell’impegno in materia ambientale da parte dell’ente.
«Appena insediati – spiega il sindaco Francesca Travison – abbiamo deciso di riprendere l’iter per ottenere la certificazione ambientale dopo la sospensione che i nostri predecessori avevano imposto nel 2018. Gli uffici, che ringrazio, hanno lavorato intensamente per ottenere nuovamente il riconoscimento, e la formalizzazione del rinnovo è avvenuta a giugno, dopo mesi difficili per l’ente dovuti all’emergenza sanitaria. Volevamo raggiungere quest’obiettivo e ci siamo riusciti grazie all’impegno dell’ufficio Ambiente e del vicesindaco Luciano Giulianelli che ha seguito tutta l’istruttoria».
Ad oggi il Comune di Scarlino può contare su due certificazioni, Iso 14001 e Emas, a dimostrazione dell’efficienza e dell’impegno a favore della tutela ambientale.
«Da qui riparte il percorso di certificazione – spiega il vicesindaco Giulianelli – che vedrà costantemente impegnato l’ente nella conduzione del proprio Sistema di gestione ambientale e degli adempimenti connessi, che saranno sottoposti a convalida annuale da parte degli enti certificatori accreditati e a rinnovi triennali».
Un impegno che non sarà solo su carta. «L’ambiente è un settore decisivo per il Comune – continuano Travison e Giulianelli –: nel nostro territorio ricade l’area industriale più importante della provincia e dobbiamo tenere alta l’attenzione. Il prossimo obiettivo è posizionare le centraline di controllo pubblico delle emissioni in aria nella zona della Botte. Nel contempo continueremo a lavorare per scongiurare il riavvio dell’inceneritore e per risolvere la questione dei gessi rossi che deve trovare una soluzione che coinvolga non solo il Comune di Scarlino, ma la provincia intera».