Ottantasei domande, 1,6 milioni di euro entrano nelle casse del Comune di Grosseto e saranno a disposizione per le opere pubbliche da realizzare in città e nelle frazioni del territorio. E’ il risultato dell’asta pubblica appena conclusa, tra l’altro la prima on-line nella storia del Comune di Grosseto.
“Avevamo stimato un’ottimistica previsione di un milione di euro entro la fine dell’anno, invece in poche settimane abbiamo raggiunto quasi il doppio – dice il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna -: l’obiettivo contenuto nella relazione finale della cabina di regia Nucleo Fenice, cioè 1 milione di euro, è stato abbondantemente superato e questo ci riempie di orgoglio. Anche a conferma di quanto avevano detto: i 38 milioni che quantificavano il valore delle azioni programmate sono senza dubbio una cifra destinata a crescere poiché, come avevamo specificato durante la presentazione, nel bilancio della cabina di regia abbiamo preferito restare con i piedi per terra e approssimare per difetto. Fatta questa premessa, l’Amministrazione comunale conferma ancora una volta con i fatti il netto cambio di metodo rispetto a quella precedente: 86 offerte sono state avanzate, segno che siamo riusciti rispetto al passato a creare le condizioni per dare una risposta concreta alla domanda che arriva dalla città, questo sia sul verde sia sui lotti ‘storici’. Ciò soprattutto per quanto riguarda il ‘verde’ (e si tratta di piccoli resedi di ‘ex verde pubblico’ scarsamente utile per la città ma molto per i condomini e le abitazioni): a seguito delle varianti urbanistiche che hanno reso possibile la sdemanializzazione di tali appezzamenti e grazie alla possibilità di vendere queste resedi in forma frazionata e non più unitaria, il Comune ha reso gli appezzamenti più appetibili ed economicamente accessibili per i privati”.
“Il vantaggio è triplice – spiega l’assessore Riccardo Megale -: oltre ad aver dato una risposta a quei cittadini che avevano necessità di disporre di spazi verdi volendo valorizzare così le loro abitazioni, abbiamo per prima cosa un risparmio sui costi di manutenzione (che si aggiunge quindi alla cifra di 1,6 milioni di euro che otteniamo) e quindi nuove risorse da investire sul territorio. Oltre al verde pubblico che diventa privato siamo andati a concludere anche su terreni che da anni erano nel Piano delle alienazioni, come per i lotti n.1 e 2 in loc. La Scagliata e via Senese vicino all’Hotel Granduca, oltre ad altre aree edificabili ed immobili di vario genere”.
L’aggiudicazione – attualmente provvisoria – sarà soggetta a tutte le verifiche del caso (verifica della “capacità a contrarre”) prima di poter procedere ai necessari atti pubblici che definiranno le relative compravendite immobiliari.