Ecco il consueto aggiornamento del sindaco di Monte Argentario, Francesco Borghini, in merito all’emergenza Coronavirus:
“La situazione sanitaria nel territorio comunale di Monte Argentario continua ad essere in ulteriore miglioramento e testimonia quanto efficaci siano state le misure di isolamento alle quali siamo stati costretti ed alle quali la nostra cittadinanza ha risposto con coscienzioso scrupolo.
Infatti, durante la trascorsa settimana non solo non si sono verificati nuovi casi di soggetti positivi al Coronavirus, ma si sono felicemente conclusi molti percorsi di guarigione tra i casi di positività già noti e segnalati.
Sono state dichiarate ufficialmente le guarigioni virali definitive per il maschio di 74 anni domiciliato nella propria abitazione di Porto Ercole e, cosa che farà sicuramente piacere data la particolarità dei casi, per tutte le 4 femmine, componenti unico nucleo familiare, domiciliate nell’abitazione in zona di campagna nelle vicinanze di Porto Santo Stefano. La particolarità del caso consiste nel fatto che del gruppo fanno parte due bambine la cui guarigione acquista uno speciale significato e infonde gioia e soddisfazione.
Riassumendo posso affermare che ad oggi rimangono segnalati nei bollettini quotidiani della Asl e della Regione Toscana, per il Comune di Monte Argentario i casi della femmina di 23 anni residente a Roma e domiciliata nella propria abitazione di Porto Ercole, della femmina di 73 anni residente a Porto Santo Stefano e ricoverata all’ospedale di Grosseto per tenere sotto osservazione patologie pregresse e del maschio di 74 anni di Porto Santo Stefano che sconta la domiciliazione obbligatoria presso una struttura dedicata agli ammalati da Covid 19 e collocata nella nostra provincia.
La cosiddetta prima fase, quella che dal punto di vista strettamente sanitario si è avviata, anche formalmente, alla conclusione. Dico anche formalmente perché tutti i provvedimenti emanati, a far data dal 4 maggio, vuoi dal Presidente del Consiglio che da quello della Regione Toscana, hanno indicato le possibilità di spostamenti e rallentamenti delle originarie restrizioni; altri ne stiamo aspettando proprio in questi giorni che, stando alle ipotesi ventilate, dovrebbero prevedere e consentire ulteriori allentamenti dei vincoli imposti fino al 4 maggio. Staremo a vedere.
Come ho già avuto modo di comunicare in precedenza ribadisco la necessità di non vanificare quanto è stato fatto in termini di sacrifici e di comportamenti virtuosi nel periodo tra l’11 marzo e la fine di aprile. Questa ripresa di molte attività, che capiamo tutti essere necessarie per evitare il crollo totale della nostra economia, non deve essere vissuta senza la piena consapevolezza che il virus non è stato debellato e che la ripresa della sua propagazione, se dovessimo assumere atteggiamenti troppo disinvolti, non solo sarebbe possibile, ma certa.
Ed è per questo che, anche a costo di risultarvi noioso e pedante, vi invito, con vigore, a non allentare e rinunciare alle attenzioni prescritte dai vari protocolli comportamentali specie in relazione alle raccomandazioni di portare le mascherine chirurgiche (la cui obbligatorietà peraltro continua in Toscana ad essere in vigore) e a mantenere il tanto fastidioso quanto utile distanziamento sociale.
Le azioni di assistenza alle situazioni personali e familiari più deboli della nostra società stanno continuando con successo. Buoni spesa, pacchi alimentari, medicinali vengono distribuiti con regolarità. Così come distribuite agli over 75 residenti nel nostro comune sono state le 12.000 mascherine forniteci, all’uopo, dalla Regione Toscana. Mascherine che, impacchettate in confezioni da 5 (quindi 2.400) sono state consegnate, con servizio scrupoloso, alle loro abitazioni ai nostri concittadini di età sopra i 75 anni.
Ringrazio il servizio di volontariato che ancora una volta ha dato prova di assoluta efficienza e professionalità, nonché di testimonianza del valore della loro stessa presenza tra il nostro tessuto sociale.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto legge che, in quanto tale, dovrà essere entro i 60 giorni riconvertito in legge dal Parlamento e dove molto presumibilmente verrà modificato in almeno molti dettagli.
Il decreto prevede molti interventi per svariati settori, produttivi, sociali, personali per un ammontare complessivo di 55 miliardi di euro.
I Comuni, avevano, tramite la loro associazione nazionale, avanzato precise richieste al Governo, molte delle quali non hanno trovato adeguate risposte nel provvedimento adottato. L’Anci sta chiedendo che in fase di riconversione in legge siano riprese e soddisfatte le indifferibili necessità di dotare i Comuni delle risorse finanziarie necessarie a garantire l’erogazione dei servizi in carico ai Comuni stessi.
Vedremo gli sviluppi della discussione ma francamente, tra tutti i Comuni, serpeggia un palese ma non rassegnato pessimismo.
Il nostro Comune, comunque, attuerà con la massima flessibilità consentita dalle disposizioni di legge, ogni e qualsiasi iniziativa finalizzata a mitigare le inevitabili negative conseguenze che la pandemia ha generato nel tessuto socio-economico.
Le esenzioni al pagamento Imu per alcune categorie del settore turistico, quella del pagamento fino al 31 ottobre della Tosap e Cosap, il rimborso dei servizi di trasporto pagati e non usufruiti nel periodo di chiusura totale etc. sono inseriti nel decreto legge.
Non ancora esplicitamente chiarito il ristoro ai Comuni per consentire che gli stessi esentino, per il periodo di chiusura, gli esercizi commerciali e produttivi obbligati alla chiusura dal pagamento della Tari. E’ uno dei punti, tra i tanti, che l’Associazione dei Comuni sta chiedendo con determinazione.
Per quanto attiene aspetti di natura strettamente operativa la nostra amministrazione ha deciso di concedere, gratuitamente e limitatamente alla stagione 2020, ove non in contrasto con i Codici della strada e della navigazione, ampliamento delle concessioni in essere per il suolo pubblico. La stessa amministrazione comunale si farà carico di sollecitare anche l’Autorità Portuale (che gestisce il porto di Porto Santo Stefano) affinché tenga analogo comportamento per le concessioni di suolo pubblico da lei rilasciate perché di sua competenza.
Sarà una stagione del tutto particolare e, tutti, dobbiamo averne consapevolezza ed agire di conseguenza.
Più nel dettaglio apriremo un bando ufficiale che inviterà gli interessati a presentare semplice istanza, non in bollo, al Comune allegando una semplice planimetria dove dovrà essere graficamente indicato lo spazio richiesto. Sarà raccomandato di non prevedere nessuna ulteriore installazione di strutture fisse perché per quelle sarebbe necessario parere obbligatorio della Soprintendenza di Siena che presupporrebbe un iter piuttosto lungo non in linea con la necessaria tempestività.
E’ mia intenzione invitare gli uffici interessati (tecnici, vigili urbani, Capitaneria e finanziario) a riunirsi in una sorta di Conferenza dei Servizi ed esaminare insieme tutte le richieste che perverranno.
Invito le attività che produrranno analoga domanda all’Autorità Portuale di segnalarmela in modo che possa fare da portavoce delle loro istanze ed esigenze nei confronti della governance di quella Autorità”.