E’ tempo di chiamare a raccolta la Camera di Commercio, le associazioni di categoria, sindacati, istituti di credito e stakeholder per accorciare il più possibile i tempi del rilancio economico non appena l’emergenza Coronavirus sarà superata.
“Nei momenti di massima emergenza, parlerei di guerra aperta contro il virus, è compito delle istituzioni farsi carico del coordinamento delle azioni di ripresa: la difficoltà sta nel gestire al meglio tutti gli aspetti della crisi in atto e – allo stesso tempo – mettere in campo un’organizzazione che, non appena arriveranno i primi segnali positivi a livello sanitario, ci permetta di decollare senza perdere neanche un secondo prezioso. Il rischio, altrimenti, è quello di vedere il sistema economico collassare nel giro di qualche settimana – si legge in una nota del sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – .
Mi impegno quindi a istituire il Nucleo Fenice, organismo che unirà gli sforzi del Comune di Grosseto e di tutti coloro che vorranno aderire: Camera di commercio e associazioni di categoria, sindacati, istituti di credito, stakeholder. Serve uno strumento di raccordo estremamente pratico e efficace che ci aiuti nel percorso di ripresa, che offra semplificazione amministrativa e che funga da ricettore di finanziamenti economici e da guida su come ottenerli, oltre che da soggetto di pianificazione strategica a livello territoriale. Anche attraverso il ricorso e il supporto a figure professionali esperte. Diventa fondamentale cogliere le occasioni che si presenteranno per il nostro territorio e un ruolo indispensabile lo avranno – accanto alle istituzioni – i rappresentanti di categoria, che con noi stanno affrontando l’emergenza. In questi giorni ho ascoltato e accolto i problemi dei vari settori economici, delle singole aziende, degli operatori dei vari settori: ci sono tante paure e infinite incertezze. Fin dagli esordi ho sostenuto che stiamo combattendo una doppia guerra: sul fronte sanitario e su quello economico. Per questo ho pensato al Nucleo Fenice, perché rinascere dalle nostre ceneri sarà la prossima grande impresa da compiere”.