A Pitigliano saranno realizzati 4 mini impianti idroelettrici interrati, connessi alla rete elettrica nazionale, che produrranno energia sfruttando il flusso dell’acqua a monte delle quattro cascate situate rispettivamente sul torrente Meleta, in località via Cava di Fratenuti e in località via Cava Madonna delle Grazie; sul torrente Lente, in località Cascata Londini e in località Cascata Titta. La Regione Toscana ha avviato nel mese di marzo 2017 l’iter per rilasciare l’autorizzazione alla realizzazione dei quattro impianti. La richiesta è stata avanzata da due aziende private. Ad oggi è stata rilasciata l’autorizzazione unica per l’intervento alla cascata Titta, alla cascata Londini (nella foto) e alla cascata Fratenuti, denominata sul progetto come Meleta II. Deve essere ancora rilasciata dalla Regione l’autorizzazione unica per Meleta I.
“Pur non avendo il Comune competenze dirette sul rilascio delle autorizzazioni – spiega il sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili –, in questi mesi abbiamo seguito con grande attenzione tutto l’iter regionale che è partito quando ancora non si era insediata la nuova amministrazione comunale. Alcuni cittadini, in questi giorni, hanno espresso preoccupazione vedendo i lavori alla cascata del Londini e non sapendo di cosa si trattasse. Per questo li vogliamo rassicurare. Quello che abbiamo preteso in fase di progettazione sono state puntuali garanzie sul rispetto del paesaggio. E infatti, grazie all’intervento congiunto di Comune di Pitigliano e Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, gli elaborati iniziali sono stati modificati inserendo ulteriori forme di tutela dell’integrità percettiva degli scenari e delle visuali panoramiche delle cascate”.
“Oggi, il risultato di questo nostro impegno – prosegue Giovanni Gentili – è un progetto innovativo che consente di produrre energia pulita da fonti rinnovabili, utilizzando quattro mini impianti completamente interrati, che rispettano la straordinaria bellezza delle nostre cascate e il loro funzionamento. Un sensore garantirà su ogni cascata il flusso d’acqua continuo per tutelare l’effetto scenico. Non solo: i lavori per realizzare gli impianti permetteranno di restaurare le briglie delle cascate, una miglioria importante per mantenere questo patrimonio nel tempo. Inoltre, il Comune ha richiesto all’azienda che realizza l’impianto sul torrente Lente di provvedere a proprie spese all’illuminazione scenografica della cascata del Londini, che sarà così ulteriormente valorizzata anche in funzione della recente riqualificazione del cammino realizzata dal Comune. I lavori sono iniziati da qualche settimana sulla cascata Titta, dove è stata già realizzata la struttura interrata, mentre in questi giorni è stata deviata l’acqua sulla cascata del Londini per consentire i lavori di restauro della briglia. Una volta terminato l’intervento, tutto tornerà come prima. Un ringraziamento va all’ufficio tecnico, settore urbanistica, che si è costantemente rapportato con la Regione per la tutela del nostro paesaggio. Il Comune continuerà a vigilare durante tutta la fase dei lavori“.