“Sin dall’insediamento di questo Governo che, attraverso tutti i parlamentari eletti nel territorio ed i contatti nel tempo acquisiti presso il Ministero delle infrastrutture, stiamo cercando come amministrazione di avere riscontro circa il futuro della Tirrenica per i 12,5 chilometri di Capalbio, finiti nel limbo dopo gli esiti della project review promossa dal precedente Ministro“.
A dichiararlo è il sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori.
“Un limbo procedurale, amministrativo, nonche’ di reale effettuazione dell’intervento anche a seguito delle sostanziali modifiche intervenute nel tempo – sottolinea Bellumori -. La stessa Anas ha informato l’Ente che i noti 7 interventi individuati nel corso di un vertice in Prefettura a Grosseto nell’estate 2017, ritenuti prioritari e non oltremodo rinviabili, pur avendo copertura non potevano essere effettuati senza una delibera del Cipe che rimodulasse le determinazioni assunte con atto n. 85/2012 dello stesso Comitato. Da alcune comunicazioni telefoniche avute nell’immediato pomeriggio di oggi, sembrerebbero superate per Capalbio le criticità che impedivano interventi infrastrutturali importanti anche nel breve termine“.
“Sembrerebbe infatti che anche il lotto 5A venga riassegnato alla gestione Anas invece che a Sat e che l’intera tratta sia oggetto di una riqualificazione straordinaria da Grosseto a Capalbio, con Capalbio incluso, con una tipologia di ammodernamento privo di pedaggio – continua Bellumori -. Il condizionale è d’obbligo quando si parla di infrastrutture e soprattutto quando si parla di Aurelia nel tratto di Capalbio, che tra i vari lotti si presenta con una corsia per ogni senso di marcia e innumerevoli incroci a raso. La notizia che trapela nel pomeriggio di oggi dal Ministero ha un qualche fondamento, che trova contezza nel materiale documentale che il Ministero stesso ha richiesto all’amministrazione comunale, che è stato prodotto ed inviato già dal luglio scorso“.
“Un grosso lavoro di ricerca ed approfondimento che il Comune di Capalbio ha potuto realizzare solo grazie all’importante appoggio e le competenze delle associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, MaremmaViva, Wwf e la Rete dei Comitati che hanno lavorato insieme all’interno di una Commissione locale istituita proprio per la sicurezza dell’Aurelia – termina Bellumori -. A quello che sembrerebbe il new deal del Governo Conte rispetto alle sorti del lotto 5A Capalbio, pero’ dovranno seguire atti procedurali del Cipe o del Ministero di competenza, che vadano in parte a modificare le determinazioni assunte con la deliberazione 85/2012 altrimenti gli intendimenti per quanto vadano nella direzione auspicata resteranno intendimenti e sull’Aurelia si continuerà purtroppo a morire“.