Home Notizie dagli Enti Legge di stabilità, Vivarelli Colonna: “Servono risorse per manutenzione di strade e scuole”

Legge di stabilità, Vivarelli Colonna: “Servono risorse per manutenzione di strade e scuole”

di Redazione
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Le Province hanno presentato al Governo richieste chiare per emendare la legge di stabilità e permettere a questi Enti non solo di sopravvivere, ma anche di essere volano per lo sviluppo del territorio“.

A dichiararlo è il presidente della Provincia di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

“C’è poco tempo, purtroppo, e quindi è necessario che i membri del Parlamento espressione del nostro territorio si facciano portavoce attivi di queste proposte. Giovedì il Parlamento voterà la manovra e oggi a Roma, nella sede nazionale di Upi, abbiamo analizzato il documento proposto e studiato le prossime azioni congiunte – spiega Vivarelli Colonna -. Oltre alle risorse per la spesa corrente per potere chiudere bilanci in equilibrio e assicurare servizi e fondi per gli investimenti per mettere in sicurezza il patrimonio pubblico, abbiamo chiesto al Parlamento e al Governo di avere il coraggio di restituire alle Province la capacità di assolvere a pieno la missione loro assegnata nel disegno istituzionale del Paese“.

“I 250 milioni di euro che lo Stato vuole stanziare per la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e scuole non sono sufficienti: ne servono almeno 280 milioni, soprattutto per quelle Provincie che hanno problemi di bilancio – sottolinea Vivarelli Colonna -. Servono anche le risorse promesse ad agosto per la verifica e la manutenzione di ponti e viadotti. Il totale delle risorse necessarie è pari a oltre 3 miliardi di euro: senza è impossibile provvedere agli interventi urgenti di messa in sicurezza. E naturalmente non è l’unica emergenza con cui dobbiamo fare i conti: i progetti di edilizia scolastica delle Province ritenuti ammissibili nei bandi regionali, e quindi potenzialmente immediatamente cantierabili, sono 770 per un importo pari a 1 miliardo e 991 milioni. Tuttavia, sarebbero considerati finanziabili interventi per non più di 500 milioni, a fronte di un fabbisogno attestato per progetti necessari e immediatamente cantierabili di ulteriori 1,5 miliardi“.

“Se per il Governo la ripartenza del Paese parte dagli investimenti e dalle grandi opere, allora le Provincie possono e debbono essere protagoniste. Tra l’altro, lo strumento della stazione unica appaltante per la Provincia ha già ampiamente dimostrato un incremento importante dei lavori, ma la carenza di personale è ancora un problema gravissimo. Per generare un circolo virtuoso di sviluppo e investire è necessario ridare energia alle Province, permettendo loro di assumere professionisti, dando loro la possibilità di utilizzare le risorse sull’ordinaria manutenzione e permettendo di avere direttamente il 50 per cento dei 2 miliardi e mezzo di euro senza passare dalla Regione – termina Vivarelli Colonna -. La lotta che facciamo come Province non è una semplice battaglia per esistere, ma per tornare ad essere protagonisti di un miglioramento sensibile dell’economia dei territori. Il tempo è poco, ma è l’ultima occasione che abbiamo per avere successo“.

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