Il consiglio comunale sarà chiamato ad approvare alcune modifiche al regolamento edilizio per adeguare il testo alle nuove normative, per semplificare le procedure delle pratiche, ma anche e soprattutto per favorire iniziative di recupero del patrimonio esistente e rendere Follonica sempre più una smart city.
Le principali novità riguardano la diminuzione della metratura minima degli alloggi e della larghezza delle rampe delle scale, ma anche la sanatoria per le abitazioni costruite prima del 1977, che in alcuni casi non sarà più necessaria. Si punta, poi, a incentivare la realizzazione di nuovi spazi attrezzati per il deposito di biciclette, a diffondere i dispositivi per la carica di auto elettriche e ad ampliare la diffusione della fibra ottica. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è, infatti, quello di dotare Follonica di una regolamentazione che migliori la qualità della vita, che alimenti uno sviluppo economico sostenibile e agevoli i cittadini nel rapporto con la pubblica amministrazione.
“Le modifiche che proponiamo puntano a una semplificazione del regolamento edilizio, cercando di abbattere alcune problematiche che, ad esempio nella compravendita di immobili, riguardano la conformità edilizia – spiega il sindaco del Comune di Follonica, Andrea Benini –. Abbiamo, poi, inserito alcuni elementi di novità che portano ad interventi di riqualificazione del patrimonio esistente altrimenti non facilmente realizzabili. L’idea di fondo è quella di una rigenerazione urbana come metodo prioritario per riqualificare il territorio, tenendo conto delle esigenze di cittadini e professionisti“.
Una delle modifiche più attese, richiesta anche da una mozione presentata in consiglio comunale lo scorso giugno, prevede che non sia più necessario procedere alla sanatoria edilizia per le modifiche interne e di prospetto relative ad abitazioni costruite prima del 1977. In pratica, una difformità interna (come lo spostamento di una parete o di una finestra) realizzata durante la costruzione dell’edificio, e già inserita nella planimetria catastale, non sarà più considerata una difformità. Con le nuove disposizioni si raggiunge, quindi, una notevole semplificazione amministrativa e un risparmio di tempo e di risorse per i cittadini interessati.
Risulta di particolare rilevanza, poi, l’adeguamento del regolamento alla nuova dimensione minima degli alloggi, che passa dai 50 metri quadri del vecchio regolamento a 38 metri quadri, sempre rispettando i requisiti tecnici e igienico-sanitari che rendono sicura e vivibile un’abitazione. Ridotta anche la larghezza minima delle rampe delle scale, che per gli edifici unifamiliari non deve essere inferiore a 80 centimetri (prima 90), mentre per quelle condominiali passa da 1,30 a 1,20 metri, e si introduce la possibilità di deroghe nel casi di interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’installazione di ascensori.
Rispondendo ad esigenze estetiche di decoro urbano, negli interventi del centro storico che prevedono la sostituzione di infissi, non potranno essere utilizzati quelli in alluminio anodizzato e, quando possibile, portoni e finestre di particolare pregio storico dovranno essere recuperati o sostituiti tenendo conto delle tradizioni costruttive originali.
Inserite nel regolamento edilizio anche nuove disposizioni per promuovere l’uso della bicicletta quale mezzo alternativo, ecologico e sostenibile per spostarsi in città. Da qui, l’introduzione di misure finalizzate a incentivare la realizzazione di nuovi spazi comuni e attrezzati per il deposito di biciclette, oltre che nelle strutture pubbliche, negli edifici adibiti a residenza e ad attività terziarie o produttive.
Per gli edifici di nuova costruzione, poi, il nuovo testo introduce l’obbligo di predisporre l’allaccio a dispositivi per la carica di veicoli elettrici, ma anche di prevedere l’installazione di impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete.
“Uno degli obiettivi che ci eravamo posti con la stesura di queste modifiche – evidenzia il sindaco – era quello di rendere Follonica sempre più una smart city, ossia una città al passo in grado di mettere in relazione in modo intelligente la mobilità, le risorse ambientali, le relazioni tra le persone, le attività economiche, le politiche dell’abitare. Uno sviluppo economico sostenibile deve andare di pari passo con una gestione saggia delle risorse naturali e una elevata qualità della vita“.
“Inoltre – continua Andrea Benini -, favorire con una serie di strumenti concreti la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, migliorando la qualità del tessuto urbano, ridando ossigeno a un comparto economico, in questi anni così pesantemente segnato dalla crisi“.