Il sindaco di Scarlino, Marcello Stella, e il primo cittadino di Follonica, Andrea Benini, intervengono duramente contro i vertici del Porto di Scarlino.
“Ancora una volta sono i lavoratori a pagare in termini di posti di lavoro, al momento 3, e di dignità le scelte unilaterali dei vertici aziendali e societari del porto di Scarlino, senza nessun confronto trasparente tra le parti, con il tentativo di scardinare i rapporti con i rappresentanti dei lavoratori e con il territorio – dichiara Marcello Stella -. Atteggiamenti questi inaccettabili che, oltre che per i modi autoritari messi in atto, non portano certo effetti positivi nell’organizzazione del lavoro, nell’erogazione di servizi di qualità e portano certamente un grave danno all’immagine e alla credibilità, faticosamente costruita negli anni .
La solidarietà dovuta verso quei lavoratori che sono stati ingiustamente colpiti dai licenziamenti non basta più, dobbiamo tutti assieme, e ognuno per il proprio ruolo, far fronte comune per la difesa dei posti di lavoro e dei loro diritti con la richiesta del ritiro dei licenziamenti e l’apertura di un confronto trasparente tra le parti .
Il porto di Scarlino era nato con il principale scopo di valorizzare il territorio e di essere un volano per l’occupazione e ancor di più deve esserlo oggi. Purtroppo invece ci siamo trovati spesso di fronte a scelte scriteriate mirate esclusivamente ad abbattere i costi fissi e altre azioni sempre penalizzanti per i lavoratori, scaricando su di loro ingiustamente anche le responsabilità del concessionario e del gestore“.
“Ritengo inaccettabile – aggiunge il sindaco di Follonica, Andrea Benini – che siano sempre e solo i lavoratori a pagare cattiva capacità di pianificazione e assenza di strategia; sconta questa incapacità sempre l’anello più debole, peraltro con modalità brutali che non possono essere minimamente accettate. Le nostre amministrazioni saranno vicini ai dipendenti, lo sono state alcuni anni fa e continueranno a farlo in queste ore e in questi giorni, con tutte le azioni necessarie. E’ necessaria l’apertura di un tavolo di confronto e il ritiro dei licenziamenti da parte della società“.