“In questi giorni sono stati consegnati anche agli utenti del Comune di Capalbio dei volantini da parte di Poste Italiane nei quali è riportata la comunicazione secondo la quale a partire dal mese di aprile 2018 la società proseguirà anche sul nostro territorio l’implementazione graduale del modello di consegna degli invii postali a giorni lavorativi alterni riportando nel testo le specifiche. Un modello che andrà ad interessare anche la raccolta degli invii postali dalle cassette“.
A dichiararlo è il sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori, che spiega di aver ricevuto diverse segnalazioni da parte dei cittadini/utenti e che ha ritenuto doveroso, oltreché necessario, investire della questione il Consiglio comunale condividendo un’azione complessiva di attenzionamento con i capigruppo consiliari.
“Pur consapevoli che queste nuove modalità trovano conforto nel quadro normativo di riferimento e che le stesse si inseriscono in un processo di riorganizzazione del servizio postale universale e di razionalizzazione dei costi in un contesto dove vi è una tendenza decrescente dei volumi legati a tale tipo di comunicazione, proporzionato ovviamente al crescere di altre forme per lo scambio di informazioni che la tecnologia mette sempre più a disposizione, non possiamo esimerci dal rappresentare alcune forti preoccupazioni e formulare alcune raccomandazioni“, dichiarano i capigruppo consiliari Giancarlo Nardi, Luciano Piccolotti e Settimio Bianciardi.
“Tale nuovo modello, come dimostrato altrove, arreca disagi agli utenti, soprattutto per quanto riguarda la consegna di comunicazioni recanti urgenze e/o scadenze, il mancato rispetto delle quali potrebbe far incorrere i cittadini in ritardi incolpevoli e dannosi e/o in sanzioni certamente a loro non imputabili – spiega Bellumori –, ma dei quali sarebbero tuttavia chiamati a rispondere in prima persona“.
“Fermo quanto sopra e nelle more di poter fare valutazioni successive all’entrata in vigore di questo nuovo modello di consegna che noi non condividiamo e scongiuriamo – dichiarano i capigruppo –, si richiede a codesta spettabile società un incontro al fine di valutarne il suo funzionamento sul territorio comunale ed una verifica su eventuali disfunzioni che si potrebbero venire a creare per l’utenza e per il personale addetto alla consegna della posta. Ciò detto ci riserviamo sin da ora di intervenire e riferire anche successivamente su questo tema qualora dovessimo riscontrare, direttamente o indirettamente tramite gli utenti del nostro Comune, anomalie o disservizi, chiedendo alla società di intervenire apponendo dei correttivi per ovviarli, il tutto nell’interesse primario dei cittadini che amministriamo“.