“Acqua pubblica utilizzata per annaffiare giardini privati: una vergogna che deve finire“.
Così il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna nel comunicare la decisione del Comune di Grosseto di non aprire i pozzi irrigui pubblici a servizio dei privati.
Solo negli ultimi sei anni, il Comune ha speso oltre due milioni e 56mila euro per consentire ad alcuni cittadini di utilizzare acqua pubblica per innaffiare i propri giardini. Una cifra importante, sottratta ad altre destinazioni, che ora l’amministrazione ha deciso di risparmiare.
“La nostra stella polare è e sarà sempre la legalità – continua Vivarelli Colonna –: abbiamo intenzione di ristabilirla immediatamente pure per quel che riguarda la gestione dei pozzi, anche per evitare un danno erariale. Sono indignato per il fatto che tutti i cittadini di Grosseto paghino i giardini di pochi. Adesso basta. Per noi questo non è servizio pubblico“.
Da domani, quindi, inizierà un percorso per il passaggio completamente gratuito dei pozzi ai condomini o ad eventuali consorzi di cittadini, che dovranno quindi accollarsi la loro gestione e la loro manutenzione.
I pozzi che sono a servizio del verde pubblico e delle strutture comunali come vasche, parchi e impianti sportivi rimarranno aperti, ma saranno utilizzati esclusivamente dall’amministrazione comunale.
“Il Comune di Grosseto non esborserà soldi per un servizio pubblico di cui di pubblico non vi è nulla – spiega Riccardo Megale, assessore al patrimonio -. La normativa regionale, recentemente modifica, tra l’altro non consente più l’uso promiscuo pubblico privato. Detto questo, riteniamo che questa scelta fosse inopportuna anche prima: saneremo così questa disfunzione“.
Per accompagnare i cittadini in questo periodo transitorio, il Comune ha attivato uno sportello dedicato, mirato al passaggio di possesso del pozzo.
Per informazioni, è possibile scrivere a pozzi@comune.grosseto.it. Per questioni tecniche riguardo alla passaggio di possesso, contattare Sistema al numero 0564.488900.