“La Provincia è oggi la casa dei Comuni: deve essere l’ente di riferimento per le politiche ed i servizi sovra-comunali. Sarà l’unico Ente di area vasta che ci interessa, visto il malfunzionamento ed i danni causati da interventi di regionalizzazione che stanno isolando ancor di più la Maremma dai centri decisionali e di sviluppo”.
Così Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente della Provincia di Grosseto, in chiusura del consiglio direttivo di Upi Toscana che si è svolto oggi, a Firenze.
“La sottrazione di risorse venduta come riduzione della spesa pubblica è stata la bandiera che molti partiti nazionali hanno sventolato per sostenere l’abolizione della Provincia, capro espiatorio più facilmente sacrificabile degli sprechi regionali e ministeriali – continua Vivarelli Colonna -. A due anni da quella decisione, più che risparmi quello che salta all’occhio è la totale mancanza di indirizzo politico e programmazione di un delicato passaggio di riordino istituzionale e democratico. A pagarne il prezzo sono stati i e servizi e oggi si vedono le pesanti ripercussioni sui cittadini. Un esempio drammatico è quello che è accaduto a Pescara, dove il depotenziamento dell’ente provinciale non efficacemente sostituito da altre azioni di coordinamento ha con-causato la tragedia ed il ritardo di interventi in emergenza”.
Alla riunione erano presenti tutti i presidenti delle Province toscane, compresi i neo eletti di Grosseto e di Massa Carrara. Ordine del giorno, i nuovi organi provinciali dopo le elezioni, il futuro delle Province dopo il referendum del 4 dicembre, i bilanci 2017 e l’annunciato decreto del Governo.
“È necessario che la Regione, dopo la politica accentratrice e fallimentare condotta finora, definisca quali sono le funzione delegate che la Provincia deve avere – prosegue Vivarelli Colonna -. E, ancora più fondamentale, che tornino le risorse che le sono state sottratte: sono indignato per il prelievo forzoso compiuto dal Governo nella casse dell’Ente di oltre 60 milioni di euro soltanto negli ultimi due anni. Il risultato è un disavanzo di amministrazione enorme, generato per pagare l’usuraio statale, e una insostenibile ed inaccettabile riduzione degli investimenti necessari per la sicurezza di strade, scuole, viabilità e protezione civile. La Provincia è uno strumento essenziale nel governo di un territorio, specialmente di uno con la caratteristiche come la Maremma e l’Amiata: ridiamole la dignità che merita e le funzioni necessarie. Nell’interesse di tutti”.