Cinigiano mette a disposizione delle popolazioni terremotate 24 posti letto e devolve alle scuole di Amatrice l’importo risparmiato sulle luminarie.
Si chiama “Spengiamo gli alberi, accendiamo la solidarietà” l’iniziativa promossa lo scorso Natale dal Comune di Cinigiano, che ha deciso di rinunciare alle luminarie natalizie, tenendo al buio gli alberi di Natale di tutti i paesi del territorio, in segno di solidarietà e di vicinanza alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto. Adesso, il Comune ha individuato a chi destinare il denaro così risparmiato: sarà devoluto tutto all’istituto omnicomprensivo di Amatrice.
“Consegnerò personalmente l’assegno a primavera a nome di tutta la Giunta comunale – spiega il sindaco di Cinigiano, Romina Sani –. Insieme alla somma stanziata dal Comune, porterò all’istituto omnicomprensivo di Amatrice anche il contributo raccolto dal Comitato Pro Sasso sui coperti della Sagra del Capitone ed un cd realizzato dalla scuola dell’infanzia di Monticello Amiata, dal titolo ‘Spengiamo gli alberi, accendiamo la solidarietà’, dove si racconta come sono stati realizzati gli addobbi degli alberi di Natale, dai bambini delle nostre scuole, con la collaborazione di insegnanti e genitori e con il pensiero rivolto sempre ai coetanei, meno fortunati, di Amatrice“.
“Ci siamo inoltre resi disponibili per ospitare chi ha perso la casa – aggiunge il sindaco Romina Sani –. Proprio in queste ore abbiamo contattato la Protezione civile, mettendo a disposizione la struttura comunale Casa per ferie di Cinigiano, con 24 posti letto“.
“Lancio infine un appello alle associazioni locali e ai cittadini: – continua il sindaco Romina Sani – chi lo volesse, può integrare il contributo fin qui raccolto con nuove donazioni. Concludo con il messaggio di ringraziamento che ci è arrivato da una insegnante residente nelle zone terremotate, che purtroppo come tante altre persone, ha la casa inagibile, la signora Fosca Galassi. Queste le sue parole: ‘Ringrazio il Comune di Cinigiano, le colleghe insegnanti e gli alunni che hanno rinunciato con amore e volontà alla gioia di vedere le luci sugli alberi di Natale, per dare un aiuto concreto a chi vive una situazione drammatica, appesantita anche dalle gravi condizioni metereologiche‘”.