“Mentre il nostro territorio esprime compatto e trasversale tutta la sua contrarietà a un tracciato fortemente penalizzante, l’unico rappresentante dei cittadini che qui vivono, seduto sull’importante poltrona di capogruppo Pd in Consiglio regionale, esprime il suo voto contrario ad una mozione, disarmante nella sua semplicità e chiarezza, ma fortemente rappresentativa del pensiero che la Maremma e i maremmani dimostrano di avere su questa ipotesi Sat“.
A dichiararlo è il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
“L’ennesimo sgarbo di Leonardo Marras al nostro territorio, in nome di logiche di partito, mi lascia stupefatto: come può un grossetano restare così insensibile e distante dalle posizioni degli enti locali, delle associazioni, del parco, delle parti politiche tutte, esclusa la sua? Se, come recitano i quotidiani, il Pd sta con la Sat, allora Marras ha scelto ieri di schierarsi con il suo partito e contro un territorio e la gente che lo abita – continua Vivarelli Colonna -. Stupisce, ripeto, il no di Marras alla mozione: proprio lui che, spiegando nel febbraio 2013 da presidente della Provincia il suo ricorso al Tar, disse ‘Vogliamo che il Corridoio Tirrenico sia completato tenendo conto delle esigenze di questo territorio’, adesso respinge una mozione molto lineare che rappresentava un argine contro un’imposizione sulle teste dei maremmani“.
“E stupisce anche sentire le motivazioni di Marras: stigmatizzare il dibattito come ideologico, non è soltanto banalizzare la questione ma, ancora peggio, è distogliere l’attenzione dalla sostanza e cioè che il Pd e la Sat siano in perfetta assonanza. La Regione esprime parere favorevole: Rossi vuole entrare nella storia finendo la dorsale autostradale Tirrenica, ma così lo fa a spese del nostro territorio. Lo faccia invece dopo aver finanziato con le casse della Regione i lavori di adeguamento dell’Aurelia per la messa in sicurezza del transito – conclude il sindaco -. Oppure ci trovi almeno una parte delle somme necessarie per un tracciato credibile, fattibile e che non insulti l’intelligenza umana. Per un progetto che rispetti la volontà del territorio, che non lo mortifichi, porti un reale beneficio a coloro che in Maremma vivono e fanno impresa. Perché, per me, viene prima la buona politica e l’interesse del territorio che non le logiche di partito“.