“Il conferimento della cittadinanza onoraria al magistrato Nino Di Matteo, da anni impegnato in prima fila nella lotta alla mafia, non è un atto simbolico ma una dichiarazione di guerra alla criminalità“.
A dichiararlo è il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che replica al Movimento 5 Stelle su questo punto dell’ordine del giorno dello scorso Consiglio comunale.
“Il grande valore educativo di questa scelta, infatti, non si esaurisce nel puro gesto di concessione, ma diventa un esempio per una comunità intera che aspira alla cultura della legalità. Per questo, in campagna elettorale, ho appoggiato l’iniziativa di alcuni grossetani in merito. Per questo, oggi, il Comune di Grosseto ha deciso di conferire al magistrato la cittadinanza – spiega il sindaco -. Adesso, mi sento in dovere di spiegare agli amici del Movimento 5 Stelle che il Consiglio comunale voterà la proposta di deliberazione nella seduta di dicembre: non c’è nessuna marcia indietro, semplicemente il presidente Claudio Pacella ha ritenuto, giustamente dall’alto della sua esperienza e professionalità, opportuno evitare strumentalizzazioni che avrebbero finito per non dare il giusto valore all’atto“.
“A dicembre, la proposta di deliberazione sarà discussa: in quella seduta, si potrà dare spazio, merito e qualità al gesto che Grosseto compierà – conclude Vivarelli Colonna -. E, quel giorno, sarà un onore per ogni grossetano potere considerare Di Matteo un proprio concittadino“.