I tre Comuni che si affacciano e “condividono” a livello territoriale il golfo di Follonica – Follonica, Piombino e Scarlino – anche in continuità con il lavoro che Follonica e Scarlino hanno avviato con i pescatori professionali per la stesura di un piano di gestione locale della pesca, attualmente in fase di approvazione in Regione, hanno deciso di avviare un tavolo di confronto, stabile, sulle politiche del mare, considerando il Golfo un interesse comune ed omogeneo, non frazionabile. Questo anche per ottimizzare interventi che risulterebbero fortemente limitati da azioni singole e non coordinate.
I tre Comuni condividono le filosofie in materia di gestione integrata della fascia costiera e ritengono opportuno affrontare il tema partendo dalle realtà locali e da quelle strutture sociali che compongono il contesto operativo più vicino ai cittadini, svolgendo così un ruolo determinante e rappresentando più organicamente le esigenze di un territorio omogeneo.
Le politiche della costa e del mare non possono più essere affrontate a livello di singolo Comune, ma devono guardare ad un orizzonte più vasto, cercando di coordinare le azioni, oltre che all’interno di confini amministrativi, anche, e soprattutto, in un contesto omogeneo corrispondente all’unità fisiografica.
Ciò ha dato modo di formalizzare un protocollo d’intesa, che i tre sindaci hanno firmato oggi a Follonica, attraverso il quale si sancisce la creazione del Tavolo del Golfo, una sorta di modalità permanente di confronto, informazione e proposte, al quale parteciperanno i sindaci o i loro delegati.
Il tavolo è coordinato dal Comune di Follonica. Tra gli obiettivi, emerge quello di promuovere progetti comuni per la valorizzazione e la salvaguardia della biodiversità marina nel Golfo; promuovere progetti didattici per il settore della pesca professionale e dell’acquacoltura; collaborare in materia di gestione della fascia costiera e del Demanio con il coordinamento delle Politiche territoriali marittime; attuare azioni di tutela della costa, dell’acqua e dell’erosione; organizzare eventi culturali legati ai temi trattati, avviare un monitoraggio sul Golfo e una formazione per gli operatori economici di settore e dei ragazzi delle scuole.
I Comuni hanno valutato e rilevato già alcuni fenomeni da studiare in modo condiviso, come le riduzione delle praterie di Poseidonia Oceanica; la ridotta capacità riproduttiva della fauna ittica, che si traduce anche in una perdita di biodiversità delle specie, con conseguenze negative sotto il profilo qualitativo ed economico anche per il settore della pesca; l’azione dell’erosione costiera sui litorali sabbiosi; il mancato apporto sedimentario dei corsi fluviali.
“Il protocollo sottoscritto – ha commentato il sottosegretario all’ambiente, Silvia Velo – oggi rappresenta un utile strumento per la gestione unitaria dei problemi relativi alla fascia costiera dei Comuni del Golfo di Follonica: erosione, tutela della biodiversità delle specie marine e sviluppo delle attività legate al mare“.
“Una serie di impegni, tra cui l’istituzione del Tavolo del Golfo, che permetteranno di affrontare le politiche del mare con una visione strategica e complessiva e non più attraverso l’intervento dei singoli Comuni, con evidenti vantaggi per l’intera costa. Ed è con lo stesso approccio – ha concluso Silvia Velo – che il Ministero dell’ambiente sta lavorando per limitare il fenomeno dell’erosione costiera. Entro l’anno, infatti, il tavolo di lavoro istituito presso il Ministero tra Regioni, Ispra e mondo scientifico, arriverà alla definizione delle linee guida nazionali per coordinare le azioni locali di contrasto all’erosione costiera”.