L’ex convento delle Clarisse (realizzato tra il XVI e il XVII secolo e di proprietà comunale dal 1995, ospitando a lungo l’Università) rinasce come “condominio culturale” di Grosseto.
La Giunta ha infatti approvato oggi la delibera che vara il progetto complessivo di gestione della struttura di tre piani da circa 1000 mq, completamente riqualificata con un investimento di varie centinaia di migliaia di euro, negli anni passati, e di altri 150mila solo con gli ultimi lavori del 2014.
Il progetto
Il nuovo polo culturale, progettato dall’assessorato alla cultura, ospiterà al piano terra attività e opportunità per i nuovi talenti, con spazi dedicati alle mostre temporanee, ad eventi, workshop e corsi grazie ad un’opera di apertura e ampia condivisione delle scelte.
Al primo piano ci saranno la pinacoteca (con la collezione permanente delle centinaia di opere di proprietà comunale), le attività del Cedav (con il suo importante archivio artistico e bibliografico che lascerà gli spazi attualmente occupati presso il Teatro degli Industri, subito disponibili per altre attività culturali) e il nascente “Istituto Grosseto Cinema” (collegato on line alla Mediateca regionale per la promozione della cultura cinematografica con proiezioni, corsi, biblioteca specializzata e archivio).
Al secondo piano troveranno invece i loro spazi la Collezione Ferretti (nella foto in basso), che viene trasferita dalla sede attuale in Grancia, dove non era facilmente visitabile, e il “MuseoLab“, che sarà completamente riorganizzato e rafforzato.
Di grande importanza, sempre al secondo piano, l’arrivo dello straordinario patrimonio documentario rappresentato dal “Fondo Cardini“, lo storico medievalista certamente tra i più noti studiosi italiani, nonché direttore del “Centro di studi sulle arti e le culture dell’Oriente”. Questa importante realtà non sarà solo un immenso archivio di valore internazionale, ma anche un luogo di studio, incontro, dibattito e attività editoriale unico in Italia. Le Clarisse potrebbero inoltre rappresentare il punto di partenza per la nascita di quel “Centro studi del Mediterraneo” a cui il noto professore sta lavorando da tempo.
“Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto, perché questa è una rivoluzione per la cultura cittadina – ha spiegato il sindaco Emilio Bonifazi –: un grande polo culturale che sarà la nuova casa di tante realtà storiche della città. E contemporaneamente promuovendo un’offerta organizzata nell’area centrale cittadina, accanto al Museo archeologico, a poca distanza da quello di storia naturale, a poche centinaia di metri da Palazzo Mensini, dove tornerà la Chelliana e in collaborazione con l’Università e la Fondazione Grosseto Cultura. Un buon lavoro per volare alti davvero e non solo a parole. Le Clarisse diventeranno rapidamente un punto di riferimento in città e un’opportunità di crescita anche economica per la nostra città“.
“Un patrimonio inestimabile a disposizione di tutti i cittadini e polo di attrazione non solo regionale – ha aggiunto l’assessore alla cultura, Giovanna Stellini – trasformando le Clarisse in quello splendido ‘condominio culturale’, che nascerà dalla collaborazione operativa e l’autonomia finanziaria tra tanti soggetti autorevoli. Diamo una sede alla collezione Ferretti e ospitiamo l’archivio di documenti di uno dei più importanti studiosi italiani. Inoltre, daremo vita ad un istituto cinematografico di livello indiscutibile. E poi la tanto attesa pinacoteca comunale, che valorizzerà il patrimonio di cui già disponiamo e garantirà spazi a tante nuove realtà artistiche emergenti. Una vera e propria start up culturale che unirà Comune, Regione, Università di Siena, Polo universitario grossetano, Fondazione Grosseto Cultura e grandi personalità con l’unico obiettivo di creare qualcosa di grande“.