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“RiAbitare il patrimonio. Un progetto per Grosseto” chiude la sua tre giorni di lavori, con un convegno alla sala Eden, sulle Mura medicee.
Ad aprire la nuova giornata di incontri e dibattiti il vice sindaco di Grosseto e assessore al patrimonio, Paolo Borghi.
Insieme a lui, Pietro Pettini, presidente dell’Ordine degli architetti, Liciano Lotti, presidente dell’Ordine degli ingegneri, Paola Borracelli, presidente dell’Ordine dei geometri, Vanessa Mazzini della Soprintendenza alle Belle arti e al paesaggio delle provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, ed Edoardo Milesi della Scuola permanente dell’abitare, promotrice del progetto.
Il Progetto, organizzato con il contributo e il patrocinio del Comune, ha visto coinvolti i cittadini grossetani, oltre a professionisti del settore, neo laureati e studenti di architettura provenienti dalle Università di Firenze e Pescara, impegnati nell’elaborazione di idee progettuali per la riqualificazione e la trasformazione di una serie di spazi del capoluogo.
E dopo mostre, visite e confronti con la città, il convegno di oggi servirà a illustrare l’importanza del progetto partecipato.
Ma anche a parlare del “caso Grosseto” e delle buone pratiche, registrate in Italia e all’estero, nella strategia di riqualificazione o rigenerazione dei patrimoni storici.
“I provvedimenti di tutela del Comune di Grosseto”, “Grosseto e la sua evoluzione urbanistica”, “L’architettura rigenera l’antico”, “Innesti: costruire sopra, dentro, addosso”, “Riconoscere un patrimonio”: sono questi i temi i discussione, arricchiti da una tavola rotonda e da un dibattito pubblcio finale.
“Questo progetto trova il pieno appoggio dell’amministrazione comunale – ha dichiarato il vice sindaco Paolo Borghi -. Sappiamo bene che a ogni percorso nuovo che si intraprende ci esponiamo a critiche, perché talvolta non si comprende bene ciò che viene proposto. Credo che in questo caso i grossetani abbiano colto perfettamente e fin da subito la portata di questo progetto, dei lavori e degli incontri di questi giorni. Per questo, il mio grazie a quanti si stanno impegnando per la riuscita dell’iniziativa, per il bene della città. È arrivato il momento in cui si aprono i cassetti; oggi è il momento di apprendere e di capire. Da qui l’importanza di esserci stati, il pubblico con il privato, per Grosseto e per il suo futuro“.
Il prossimo appuntamento con “RiAbitare il patrimonio” è in calendario a marzo; in quell’occasione tecnici e professionisti si troveranno di nuovo in città per esaminare le loro proposte.