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Geotermia: il Comune di Cinigiano dice “No” all’impianto di Montenero d’Orcia

di Redazione
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Il Comune di Cinigiano ha espresso il parere tecnico negativo alla richiesta della Geothermal Italy di realizzare un progetto pilota geotermico a Montenero d’Orcia.

Come amministrazione abbiamo scelto di sostenere le attività che esprimono eccellenze ambientali, culturali e produttive. Il nostro futuro non è nella geotermia – afferma Romina Sani, sindaco di Cinigiano –. Nella nostra terra un impianto geotermico, anche a media entalpia, entra in contrasto con le linee di sviluppo dell’area, sia dal punto di vista ambientale-paesaggistico che sociale ed economico”.

Non siamo soli a dire no – prosegue Romina Sani : il Comune di Castel del Piano e l’Unione dei Comuni Amiata grossetana e i Comuni della Val d’Orcia hanno già espresso parere negativo, a conferma del fatto che si tratta di un progetto che non favorisce questo territorio“.

L’area su cui andrebbe ad insediarsi l’impianto proposto da Geothermal Italy è quella di eccellenze enogastronomiche come la Doc Montecucco, la Dop Seggiano, la Docg Brunello di Montalcino, l’Igt castagna dell’Amiata, la Pef dei boschi; un territorio di pregio, vocato all’agricoltura di qualità e alla valorizzazione dei prodotti tipici e certificati, che ha fatto di viticoltura, olivicoltura e agriturismo i principali settori di sviluppo.

Il paesaggio ha un ruolo fondamentale nella nostra regione – conclude Romina Sani, lo conferma il fatto che la Toscana sia stata tra le prime regioni in Italia a dotarsi di un Piano di sviluppo rurale e, conseguentemente, di un Piano d’indirizzo territoriale che individua gli strumenti per la gestione e la tutela del paesaggio. È su questa priorità che si basa anche la proposta di risoluzione presentata da Leonardo Marras, capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, che rappresenta un ottimo punto di partenza per l’elaborazione di una legislazione chiara sul tema della geotermia“.

4 commenti

attilio regolo 24 Ottobre 2015 | 09:33 - 09:33

Roba da non credere.
Nelle zone più isolate spopolate e arretrate della nostra Maremma montano-collinare, quali le aree di Montenero
e Monte Labbro, vengono rigettate con disprezzo idee-progetto in ambito energetico-infrastrutturale, come quelle ad esempio degli impianti geo-termoelettrici pilota di seconda generazione, assolutamente innovative e potenzialmente apportatrici di progresso sociale culturale ed economico adducendo motivazioni pregiudiziali inconsistenti di carattere ideologico legate a concezioni medievali.

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marcoar 12 Novembre 2015 | 08:13 - 08:13

Attilio Regolo ha ragione e condividiamo quanto da lui espresso. Ma la gente dell’Amiata e della nostra Maremma in generale lo sa che il principio dell’utilizzo dell’energia geotermica al posto della assai piu’ inquinante energia da combustibili fossili ( carbone, petrolio, etc) e’ stata un’idea di un genio tecnico tutto italiano, napoletano per la precisione, il Prof. Luigi D’Amelio che opero’ instancabilmente nel trentennio tra le due guerre mondiali presso la facolta’ di Ingegneria di Napoli, da lui ricostruita nel dopoguerra, come docente e sperimentatore nel settore della termotecnica da fonte rinnovabile e in particolare in quello geotermico dove fu un pioniere di grande valore riconosciuto a livello internazionale? E lo sapete dove effettuo’ un importante esperimento di impianto pilota (per quei tempi) per il quale appunto divenne assai noto e apprezzato a livello europeo e in America? Nella gia’ straordinariamente conosciuta piccola e bellissima Isola di Ischia! Avete capito bene? L’Isola di Ischia nel Golfo di Napoli. Ed oggi abbiamo la Rete Nogesi che si mostra preoccupatissima e ingenera ansia mediatica nella scarna e inconsapevole popolazione di una delle piu’ isolate sterminate e depresse aree dell’intera regione Toscana, quella tra l’Amiata e la piana di Grosseto, perche’ Stato e Regione stanno provando a fare un po’ di impulso socio-economico innovativo con le idee degli impianti pilota geotermici!

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djil 10 Maggio 2016 | 11:12 - 11:12

La geotermia sta facendo un impulso a la miesere al territorio del Monte Amiata e del tutto la Toscana ed a L’Italia. E un disastro a la regione di Toscana.
ENEL deve essere frenata e deve respettare la popolazione .

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djil 10 Maggio 2016 | 11:05 - 11:05

le commente sono sencerite .

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