Il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, ha scritto una lettera al prefetto Anna Maria Manzone per replicare all’esposto presentato in Prefettura da Francesco Donati, presidente del Raggruppamento politico autonomo, in merito alla demolizione dell’ex ospedale e al mancato accoglimento da parte del primo cittadino del capoluogo maremmano di una petizione per evitate l’abbattimento dello stesso immobile.
Ecco il testo integrale della lettera di Bonifazi:
“In risposta alla richiesta relativa alla segnalazione dell’organizzazione politica ‘Raggruppamento politico autonomo’, si fa presente che la petizione formalizza puntualmente la richiesta della non demolizione di una parte del vecchio ospedale; chiede altresì che il problema della demolizione sia oggetto di un approfondimento in un Consiglio comunale aperto ed infine chiede che l’argomento sia affrontato in un dibattito aperto con la città.
In relazione ai quesiti sopra sintetizzati, si rileva che l’amministrazione comunale in data 10/07/2015, con Deliberazione di Consiglio comunale n. 64 avente per oggetto ‘Modifica Programma triennale opere pubbliche 2015/2017 ed elenco annuale 2015, approvato con delibera C.C. n. 49/2015’, ha formalmente affrontato l’argomento oggetto di petizione, riferendo puntualmente gli interventi previsti nel cui ambito, al numero progressivo 22 della Scheda 2, si descrive puntualmente la ‘Demolizione parti pericolanti immobile ex ospedale’ per una stima di costi pari ad € 300.000 (trecentomila). Il 10 luglio 2015, esattamente 30 giorni dopo la presentazione della petizione, il Consiglio Comunale ha affrontato la questione nell’ambito della presentazione, discussione e votazione della Deliberazione di Consiglio Comunale citata, assorbendo quindi le richieste formulate nella petizione.
Si puntualizza inoltre che l’intervento di demolizione di una parte del vecchio ospedale cittadino è andata ad incidere su una struttura pericolante e transennata da anni, localizzata proprio nel centro storico della città; la demolizione, ancora oggi in corso, ha consentito di azzerare i rischi di crollo statico della struttura, ormai prossima al collasso e di garantire, tra l’altro, il rispetto del mantenimento della pubblica incolumità.
Tenuto quindi conto che l’amministrazione comunale ha discusso la questione nel suo massimo organo politico e rappresentativo, il Consiglio comunale (aperto al pubblico), si rileva che la richiesta di affrontare la questione in un dibattito aperto con la città, appare oltre che vaga e indefinita, soddisfatta anche dalla copiosa rassegna stampa sull’argomento. La documentazione fotografica che correda gli articoli di stampa locale allegati alla presente nota, appare eloquente e concludente sullo stato di necessità di un intervento non più procrastinabile stante anche le prossime piogge autunnali che avrebbero ulteriormente compromesso la staticità dell’ala del vecchio ospedale.
Il dott. Francesco Donati, presidente del Raggruppamento politico autonomo che ha presentato la petizione popolare e l’esposto, conosce peraltro molto bene i meccanismi dell’amministrazione pubblica, avendo ricoperto il ruolo di Consigliere comunale dal 1985 al 1993 per due consiliature. Rappresentando quindi una certa sorpresa nel ricevere un simile esposto a firma di un ex consigliere comunale dotato di lunga esperienza politica, sono comunque a disposizione per fornire ogni ulteriore chiarimento sull’argomento.
Nell’allegare n. 1 copia della Deliberazione di Consiglio comunale n. 64 del 10/07/2015 ed una parte della rassegna stampa sull’argomento, si porgono i più distinti saluti”.