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Emergenza abitativa: la situazione a Grosseto

di Redazione
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Da gennaio 2013, il Comune di Grosseto ha affidato al Coeso la gestione dell’emergenza abitativa, ovvero governare le domande e liste di attesa delle persone che richiedono un alloggio in emergenza. Le modalità di “ingresso” in questa lista, di assegnazione o revoca degli alloggi, ecc… sono definite da un regolamento approvato dal Consiglio comunale di Grosseto.

Domande

Secondo questo regolamento, possono presentare domanda tutti i cittadini, residenti da almeno tre anni nel comune di Grosseto, che si trovano in una delle condizioni indicate dall’art. 2 del Regolamento tra cui: sottoposti a sfratto esecutivo, obbligati a lasciare l’alloggio a seguito di un provvedimento di separazione, abitare da almeno un anno in un alloggio adibito in maniera impropria ad abitazione, ecc…

La struttura

La struttura che il Comune ha destinato all’emergenza abitativa è il complesso deIl Poggio, in via del Molino Vecchio a Roselle. La gestione dell’immobile dal punto di vista delle manutenzioni e della guardiania è ancora a carico all’amministrazione comunale.

Le case a disposizione a “Il Poggio” sono 93, tra mono e bilocali. Per far fronte a esigenze di famiglie numerose è stato sottoscritto un accordo tra Comune, Coeso e Epg per destinare alcune delle abitazioni in disponibilità dell’edilizia provinciale grossetana all’emergenza abitativa. Per questo, una volta all’anno viene indetto un bando di mobilità per il passaggio dalle case de “Il Poggio” a quelle Epg.

Come si gestiscono le graduatorie

Le graduatorie di  emergenza abitativa vengono aggiornate ogni tre mesi.

A gennaio 2013 la lista era di 130 persone. Attraverso nuove modalità di approccio, non più solamente amministrative – applicazione del regolamento -, ma anche professionali – il servizio sociale professionale prende in esame l’intera situazione di chi fa domanda, non solo la questione abitativa -, i numeri sono scesi in poco tempo: per fare un esempio, ad aprile 2013 le persone in lista era 110, a luglio 2013 erano 60, a ottobre 51 fino ad arrivare, ad ottobre 2014 a 32 persone.

Come accennato sopra, questa “scrematura” è stata fatta agendo su più fronti: da un lato la verifica dei requisiti, dall’altro una presa in carico globale delle famiglie, che ha fatto emergere come,  molto spesso, il problema della casa non fosse quello principale, ma correlato ad altri (perdita del lavoro, disgregazione della famiglia, ecc.). Sono stati quindi avviati progetti personalizzati, specifici per ogni caso, che ha fatto sì che molti riuscissero a trovare altre modalità di alloggio e recuperare l’autonomia familiare.

Altri fattori che hanno consentito la riduzione delle graduatorie sono:

  • l’ assegnazione di alloggi al Poggio di Roselle;
  • la verifica dei requisiti e mancato rinnovo della richiesta da parte dell’utente (una volta all’anno, infatti, è necessario ripetere la domanda di emergenza abitativa, sulla base del modulo presente sul sito o reperibile agli uffici del Coeso);
  • la mobilità di alcune famiglie, composte da 4 o più persone, dal Poggio agli alloggi Si tratta di alloggi che L’Edilizia provinciale riserva all’emergenza abitativa, quindi le assegnazioni hanno comunque carattere provvisorio ed emergenziale.

L’attuale graduatoria, pubblicata a gennaio scorso, vede in lista 27 persone ed è consultabile al link http://www.coesoareagr.it/images/stories//Emergenza_Abitativa/graduatoriaEA_gennaio2015.pdf.

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