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Danni all’olivicoltura: il Comune di Cinigiano chiede lo stato di calamità

di Redazione
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Approvata questa mattina dalla Giunta comunale di Cinigiano la delibera con la quale il Comune chiede alla Regione Toscana il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni all’olivicoltura.

Continua la conta dei danni all’agricoltura nel territorio amiatino, il settore dell’olivicoltura è tra quelli maggiormente colpiti.

La raccolta delle olive – commenta Romina Sani, sindaco di Cinigiano – quest’anno è stata irrisoria, mentre si registrano danni importati alle piante, attaccate dalla mosca olearia, che mettono a rischio l’intero sistema di coltivazione dell’ulivo“.

Con questo atto – continua il sindaco -, chiediamo alla Regione la dichiarazione di stato di calamità per i danni subiti delle imprese e l’impegno a prevedere misure a sostegno del settore. Chiediamo, anche, di prevedere un sistema di monitoraggio e di informazione capace di prevenire e informare gli olivicoltori sulle temporalità dei trattamenti da effettuare per combattere tempestivamente i parassiti dell’olivo in annate critiche come questa con metodi innovativi e non dannosi per l’ambiente“.

La delibera è stata dichiarata immediatamente eseguibile e sarà pubblicata nell’albo pretorio.

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