E’ stato presentato questa mattina nella sala consiliare del Comune di Grosseto il protocollo d’intesa per prevenire e contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive degli alloggi di proprietà comunale, una problematica che vede “protagoniste” 31 persone in provincia di Grosseto, di cui 10 nel capoluogo maremmano.
L’amministrazione, rappresentata dal sindaco Emilio Bonifazi e dall’assessore alle politiche sociali Antonella Goretti; il Coeso, con il direttore Fabrizio Boldrini, e l’Edilizia provinciale grossetana, con il presidente Sergio Stefanelli, hanno individuato le rispettive competenze e definito le procedure da attivare in caso di occupazione abusiva.
In pratica, nasce una collaborazione tesa a prevenire un fenomeno che rischia innanzitutto di danneggiare quasi 1000 famiglie regolarmente presenti nelle graduatorie.
Per questo, Comune, Epg e Coeso si uniscono in una concreta attività di prevenzione, creando un programma di gestione condivisa delle banche dati (interventi/provvidenze, contributi, dati catastali degli alloggi comunali, utenze) in modo da poter allertare rapidamente l’anagrafe in caso di richiesta di residenza in locali occupati. Inoltre, i firmatari sono obbligati, ognuno per le proprie competenze, ad attivare un registro degli occupanti abusivi. E poi, in fase di ristrutturazione di alloggi, l’Epg disattiverà le utenze e attiverà tutte le possibili iniziative utili a rendere inaccessibile e inoccupabile l’appartamento.
“Volevamo trasparenza, procedure veloci e competenze chiare e, con questo protocollo d’intesa, abbiamo fatto un grosso passo in avanti – dichiara l’assessore Antonella Goretti -. Questo perché il fenomeno delle occupazioni abusive delle case popolari non è solo la manifestazione di un’emergenza abitativa che la crisi economica tende ad acuire ma anche, forse soprattutto, un’ingiustizia nei confronti delle centinaia di famiglie inserite nella regolare graduatoria di assegnazione. Mostrare ed applicare rigore rispetto a chi occupa abusivamente le case è dunque un atto di rispetto della legge e di chi quella stessa legge già la rispetta”.
“L’Epg in questi anni ha lavorato per realizzare e ristrutturare abitazioni, quasi 200 negli ultimi 10 anni nel nostro territorio comunale, e a breve saranno inaugurati altri 70 appartamenti al Peep delle Stiacciole, che si vanno ad aggiungere agli oltre 1500 già esistenti in città – spiega ancora Antonella Goretti -. Esistono poi i contributi regionali, vari altri tipi di sostegno al pagamento degli affitti, ma è innegabile che si faccia fatica a far fronte alle difficoltà di tante famiglie, come dimostrano le quasi 1000 in graduatoria per avere assegnata una casa di proprietà comunale, senza considerare in questa sede anche le liste di attesa della cosiddetta emergenza abitativa che segue egregiamente il Coeso. Proprio per questa ragione non possiamo consentire l’occupazione abusiva di alloggi popolari, convinti come siamo che il far west finirebbe solo per danneggiare chi cerca di far valere i propri diritti all’interno della legalità”.
“Chi occupa abusivamente un appartamento non solo commette un reato – sottolinea il sindaco Emilio Bonifazi –, ma compie un’azione riprovevole dal punto di vista morale, calpestando i diritti di chi rispetta le regole per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Proprio per questo motivo, la nostra amministrazione ha deciso di utilizzare il pugno duro verso chi viola questi principi e non vogliamo più che a Grosseto esista gente che occupa abitazioni altrui”.
“Questo protocollo è l’ennesima conferma dell’impegno dell’amministrazione comunale a far rispettare le regole e a garantire equità – dichiara Fabrizio Boldrini -. Spesso, il fatto di non avere una casa non è il primo problema che affligge un individuo perchè significa che a monte esistono disagi più specifici, come l’incapacità di gestire la propria vita. Come Coeso, quando prendiamo in carico una persona, tentiamo di ‘aiutarla ad aiutarsi’, per sviluppare in lei una certa capacità di crearsi un’autonomia nella sua quotidianità. Il protocollo che abbiamo firmato ci permetterà di valutare se gli eventuali abusivi hanno le possibilità di costruirsi un percorso diverso e all’interno dei confini della legalità per ottenere un alloggio”.
“Ogni sfratto è anche per noi un evento doloroso – evidenzia Sergio Stefanelli –, sebbene si tratti di una soluzione estrema che applichiamo in situazioni gravi. Questo protocollo ci permette di non abbassare la guardia nei confronti di una problematica che rischia di diventare sempre più allarmante anche nella nostra città”.
Ecco, nel dettaglio, l’iter previsto dal protocollo per contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive:
- a seguito della segnalazione di avvenuta occupazione abusiva, la Polizia Municipale procederà all’individuazione del soggetto responsabile e alla comunicazione dell’occupazione al Servizio patrimonio – Politiche abitative, che provvederà a segnalare il nominativo dell’occupante abusivo al Coeso e all’Epg;
- il Servizio sociale professionale del Coeso effettuerà un colloquio con la persona (o la famiglia) occupante abusiva, finalizzato a renderla consapevole delle proprie scelte e a proporre un progetto di aiuto;
- nel caso in cui tale intervento non desse esisto positivo, il Servizio patrimonio politiche abitative provvederà all’emissione dell’ordinanza di rilascio forzoso dell’immobile che sarà comunicata all’interessato, all’ Epg, al Coeso, alla Polizia Municipale e all’Ufficio anagrafe; nell’ordinanza verrà stabilito un termine entro il quale l’immobile dovrà essere lasciato libero da persone e cose;
- il Comando di Polizia Municipale provvederà ad attivare le procedure per la segnalazione delle varie ipotesi di reato riscontrate, nonché a richiedere agli Enti competenti la disattivazione delle utenze;
- nel caso in cui l’occupante abusivo non provveda a rilasciare l’alloggio nei termini indicati, il Servizio patrimonio politiche abitative convocherà una riunione operativa tra tutti i soggetti interessati al fine di predisporre modalità e data dello sgombero. Durante l’esecuzione dello sgombero, il servizio sociale professionale del Coeso si prenderà cura dei minori o di altre persone fragili, se presenti nell’alloggio occupato, nel caso in cui i familiari non possano provvedervi;
- la Polizia Municipale, in collaborazione con il Coeso, provvederà alla data fissata a liberare l’alloggio, mentre l’Epg si occuperà del cambio della serratura con un’altra blindata;
- nei giorni successivi, l’Epg provvederà allo sgombero materiale dei beni mobili presenti all’interno dell’alloggio occupato, ricoverandoli all’interno di un locale idoneo individuato dal Servizio patrimonio dell’amministrazione comunale;
- l’occupante abusivo potrà rientrare in possesso dei propri beni entro 60 giorni dallo sgombero, facendone apposita richiesta all’Epg che provvederà, di concerto con il Servizio patrimonio, ad individuare tempi, modalità ed eventuali rimborsi per le spese sostenute.