Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Giovanna Stellini, assessore alle politiche educative del Comune di Grosseto:
“Tutti i bambini che erano già iscritti in passato alle scuole comunali di via Lago Maggiore e di via Adamello frequenteranno normalmente il prossimo anno scolastico; a prescindere che queste scuole diventino statali oppure no. I genitori possono stare tranquilli. E domani dall’Ufficio scolastico regionale dovranno darmi delle risposte chiare. I numeri di insieme della pianta organica stabilita dall’amministrazione centrale, sulla base dei quali l’ufficio del Provveditorato toscano dovrà distribuire le risorse umane sul territorio, non mettono certo in discussione un servizio di tale importanza. Purtroppo qualcuno ha dato comunicazioni un po’ affrettate ai genitori, quasi lasciando intendere un’impossibilità generale di accogliere i bambini provenienti da quelle due scuole comunali che sarebbero dovute essere trasferite allo Stato. Non è così.
Domani mi recherò all’ufficio del Provveditorato regionale per avere immediatamente dei chiarimenti, a partire dall’inaccettabile decisione dello Stato di non tenere minimamente conto di quanto previsto, sin dal dicembre scorso, sia dal Piano scolastico provinciale che da quello regionale, e sui quali ci eravamo basati per scegliere il percorso da seguire. Inoltre chiederò che nell’applicazione della pianta organica possa esserci un ragionamento più completo su Grosseto, perché non è giustificabile che lo Stato prima ci tagli i fondi per le scuole e poi non si assuma nemmeno la responsabilità delle sue scelte. Adesso è semplicemente ridicolo che, come assessore, mi debba sentir dire di dover pazientare fino a luglio per avere delle certezze, visto che io delle certezze le devo e le voglio dare alle famiglie.
Noi avevamo preso delle decisioni e non saranno quindi i tempi e la superficialità dell’amministrazione centrale a metterle in discussione. Se le due scuole dell’infanzia di via Lago Maggiore e via Adamello non potranno davvero diventare statali resteranno, come è logico, comunali. Per chi non avesse a suo tempo fatto una prudenziale iscrizione sia alla scuola statale che a quella comunale, verranno riaperti i termini del bando. Ogni prossimo passaggio verrà comunicato sia attraverso gli organi di informazione che sul sito istituzionale dell’ente e sugli altri suoi mezzi di comunicazione. E comunque ciascuna famiglia, tra quelle interessate da questo percorso, verrà contattata direttamente. Nessuno, lo ribadisco, resterà a casa e, aggiungo, ci mancherebbe altro. Trovo offensivo che qualcuno lo abbia anche pensato”.