Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato del Consigliere provinciale del Centro Democratico Giuseppe Sordini sulla questione delle sagre nel nostro territorio:
“Nel momento in cui le Province fanno da capro espiatorio di un apparato amministrativo ingombrante e, spesso, inefficiente, infervora nel nostro territorio la polemica sulle sagre e le manifestazioni locali, materia questa trattata già da due anni dalla IV commissione provinciale da me presieduta.
In data 28 luglio 2011, infatti, il Consiglio provinciale aveva approvato l’atto di indirizzo riguardante il ‘Regolamento per la disciplina delle manifestazioni ricorrenti’, risultato di una interminabile sequenza di riunioni della commissione con i rappresentanti delle categorie e delle amministrazioni locali.
Tale documento, frutto di una mediazione tra le parti cercava di disciplinare la materia tutelando le ragioni e gli interessi di tutti; il lavoro della Provincia poteva così considerarsi concluso, avendo la commissione ottemperato al compito attribuitole per legge.
Stava ai sindaci dare operatività al regolamento e alle associazioni controllare e premere perché ciò fosse fatto, ma solo alcuni Comuni l’hanno adottato, mentre altri, la maggior parte, hanno preferito ignorarlo lasciando il tutto all’improvvisazione.
Ora è chiaro che le lamentele e le polemiche da più parti sollevate per la sregolatezza con cui si programmano manifestazioni eno-gastronomiche a danno degli esercenti del settore, debbano essere rivolte esclusivamente ai sindaci che si sono guardati bene dal disciplinare la materia prendendo spunto dal regolamento concordato da tutti in commissione.
C’è da dire che la stessa cosa è avvenuta per la tanto discussa tassa di soggiorno per disciplinare la quale le amministrazioni e le associazioni di categoria erano state invitate ad una profonda riflessione sull’opportunità di istituirla e sulle possibili ripercussioni sul flusso turistico.
Parole e tempo sprecati: ogni amministrazione ha poi deciso per proprio conto suscitando, ancora una volta, polemiche a non finire.
Per quando mi riguarda, quindi, sono disponibile ad accogliere l’invito della consigliera Cutini a convocare di nuovo le parti per cercare una soluzione mediatoria al problema, ma non vorrei che anche questo tentativo risultasse una perdita di tempo e di energie, poiché per risolverlo occorre la volontà da parte delle amministrazioni che ad oggi hanno evitato, per varie ragioni, di affrontare la materia.
Ho molti dubbi al riguardo, ma mi auguro che, chiamati in futuro a gestire il territorio provinciale, i sindaci siano veramente in grado di superare i particolarismi e gli interessi locali per governare la Provincia in modo deciso, uniformando i provvedimenti e rendendoli operativi nell’interesse dell’intera comunità“.