Questa mattina, nel Palazzo del Governo in piazza Rosselli a Grosseto, Franco Gabrielli, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, ha tenuto una conferenza sul tema “Il governo del territorio tra prevenzione dei rischi, nuove vulnerabilità e gestione delle emergenze”.
Questa iniziativa, promossa nell’ambito delle attività della Conferenza Permanente, fa parte del ciclo di incontri seminariali per l’approfondimento di tematiche interistituzionali, cui sono stati invitati anche i rappresentanti delle Prefetture della Toscana e i sindaci dei Comuni della provincia di Grosseto.
L’introduzione della conferenza è stata affidata al Prefetto di Grosseto, Marco Valentini, che ha evidenziato come l’intervento di Franco Gabrielli rivesta “un valore ancor più significativo alla luce delle vicende, tanto drammatiche quanto recenti, che hanno sensibilmente segnato il territorio della Maremma nel 2012”.
“Tra le tematiche di protezione civile – ha osservato Valentini –, riveste assoluto rilievo la necessità di un nuovo approccio che consenta di accedere ad una visione strategica del governo del territorio, immaginando gli scenari futuri insieme alle ‘nuove vulnerabilità’, e tenendo inoltre conto dell’importanza di investire nella prevenzione per scongiurare il ripetersi degli eventi e per consentire anche consistenti risparmi rispetto alle necessità di ristoro e recupero che emergono dopo ogni evento catastrofico”.
Quindi, Franco Gabrielli ha introdotto il tema oggetto dell’incontro, attraverso un’ampia ed articolata ricognizione, anche storico-evolutiva, della funzione di protezione civile nel nostro Paese.
Nel precisare che “la protezione civile deve essere correttamente intesa come funzione e non già come amministrazione”, Gabrielli ha ripercorso l’evoluzione normativa del settore, richiamando gli eventi più drammatici della storia nazionale sul piano delle calamità naturali, di cui sono state analizzate criticità e conseguenze.
In questo percorso, rappresenta un momento storicamente significativo l’istituzione del Servizio nazionale di Protezione Civile, che ha concorso alla definizione di un quadro regolativo più organico e coerente, pur in un periodo politico-istituzionale di particolare difficoltà.
Nel dare conto delle più recenti innovazioni, Gabrielli ha osservato come la funzione di protezione civile, dalla previsione alla prevenzione, dal soccorso alla messa in sicurezza dei territori colpiti, debba essere virtuosamente integrata e supportata da una politica di collaborazione tra tutti i soggetti parte del sistema.
Inoltre, ha sottolineato come “ogni tipologia di intervento preventivo o successivo rischia di rivelarsi inefficace, se non adeguatamente potenziato dall’acquisizione di una cultura civica diffusa di consapevolezza del proprio territorio e dei rischi ad esso connessi.”