“Il prossimo lunedì 15 aprile il Consiglio comunale di Grosseto sarà chiamato a votare la mozione presentata da me, con la quale si chiede che la nostra amministrazione aderisca ad ‘Avviso Pubblico – Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie’“.
A dichiararlo è Carlo De Martis, capogruppo della lista Mascagni sindaco nel Consiglio comunale di Grosseto.
“‘Avviso Pubblico’ è un’associazione di enti locali e Regioni che lavora fin dal 1996 per promuovere l’educazione alla legalità, il contrasto alle organizzazioni criminali e l’impegno diretto delle istituzioni territoriali nell’affermazione delle regole democratiche e di percorsi di sviluppo – continua De Martis -. Una rete alla quale aderiscono oltre 400 tra Comuni, Province e Regioni, tanto che oggi costituisce una delle principali realtà del Paese nell’ambito delle politiche antimafia e della formazione di cittadini, amministratori locali e personale della pubblica amministrazione“.
“E’ noto che ormai l’influenza delle organizzazioni criminali non è più limitata alle tradizionali zone d’insediamento, e le fortune acquisite attraverso attività illegali vengono reinvestite nell’economia legale, tanto più facilmente in quegli ambiti non abituati a confrontarsi con certi fenomeni – sottolinea De Martis -. La sottovalutazione è allora l’errore più grave che la politica può commettere, e la storia dell’infiltrazione mafiosa nel nord Italia ne è la dimostrazione più evidente. Il nostro territorio, e più generale la Toscana non è terra di mafie. Però è terra dove le mafie hanno importanti presenze e sviluppano forti interessi. Anche il nostro comune purtroppo non è immune da fenomeni o comunque rischi di infiltrazione mafiosa. E’ sufficiente scorrere la cronaca recente per farsene un’idea. A fine marzo un’impresa con sede a Marina di Grosseto è stata posta sotto sequestro nell’ambito di un’operazione condotta dalla procura di Roma contro il clan Casamonica e la ‘ndrangheta. A Marina, verosimilmente, avrebbe dovuto aprire un ristorante o un bar sul mare che sarebbe diventato per le cosche una straordinaria porta di accesso nel nostro tessuto economico”.
“Negli stessi giorni abbiamo appreso che nei confronti della società alla quale, fin dallo scorso novembre, è stata affidata la realizzazione dell’illuminazione sulle Mura erano stati riscontrati potenziali tentativi di infiltrazione mafiosa, e solo il 26 marzo, in accoglimento dell’istanza presentata dalla società, la Prefettura competente ha dato atto dell’intervenuto venir meno di tali rischi – continua De Martis -. Ma anche la ciclabile appena inaugurata non ha avuto sorte migliore, visto che l’appalto per il primo stralcio, affidato nel 2017, fu revocato anche per problemi dell’impresa con la certificazione antimafia. La mafia moderna è fatta sempre meno di killer e sempre più di imprenditori, e proprio in questo sta la sua pericolosità e la sua forza. Risulta allora indispensabile disporre di strumenti adeguati, a livello culturale ed a livello di formazione professionale. Il prossimo varo del decreto ‘Sblocca cantieri’ aprirà inoltre nuovi scenari, introducendo una deregulation molto spinta specie in tema di subappalti, che caricherà gli amministratori di ancora maggiori responsabilità“.
“L’adesione del Comune di Grosseto ad ‘Avviso Pubblico’ rappresenterebbe pertanto un segnale forte innanzitutto da un punto di vista simbolico, fondamentale nell’azione di contrasto alle mafie, ma risulterebbe altresì opportuna a livello operativo, consentendo all’Ente di avvalersi di contributi di ordine tecnico, formativo e divulgativo di primario livello – termina De Martis –. L’auspicio è allora che il Consiglio comunale, superando per un istante la quotidiana bagarre politica, voglia cogliere questa opportunità nell’interesse dell’intera comunità“.