“Votiamo contro l’intitolazione di una via Almirante promossa da Tornusciolo perchè siamo antifascisti e non si può riconoscere un esponente della Repubblica di Salò in una repubblica democratica antifascista nata dalla Resistenza“.
A dichiararlo è Daniela Lembo, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle di Grosseto.
“Siamo coscienti che entrambe le mozioni portate oggi in Consiglio sono solo strumentali alla definizione dei rapporti di forza all’interno della maggioranza e strumentali anche alla minoranza di sinistra, che non perde occasione di rinvangare uno scontro ideologico superato dalla storia, dal momento in cui l’emanazione della Costituzione nel 1948 ha sancito che il nostro ordinamento è democratico ed antifascista – spiega la consigliera –. Per protesta non votiamo la mozione del resto della maggioranza, che con un pasticcio storico-ideologico tenta una pacificazione nazionale che, se davvero fosse possibile con questi presupposti, non ci porterebbe, oggi, 16 aprile 2018, a discutere ancora di tutto questo in un consiglio comunale“.
“Noi protestiamo contro questo teatrino, contro la rituale macabra elencazione dei martiri da una parte e dall’altra, usati in un braccio di ferro che non ne onora certo il martirio – continua Daniela Lembo –. Un teatrino che leva tempo alla soluzione dei reali problemi dei cittadini. Leviamo la scheda e non votiamo la seconda mozione perchè noi combattiamo contro le vecchie ideologie ridotte solo ad involucri teorici, quando nella prassi politica sia destra che sinistra perseguono una politica neoliberista che nei fatti non tutela più i diritti dei più deboli. L’unica dicotomia che riconosciamo nell’attualità e che incide quotidianamente nella vita delle persone è quella tra l’elite capitalistico finanziaria che detiene il potere economico, politico e massmediatico e il resto della popolazione, sempre più povera e priva di potere, perchè priva di rappresentanza nei governi“.
“In questo quadro ci rifiutiamo di continuare a ingannare i cittadini grossetani, che ci hanno eletto per rappresentarli e risolvere i problemi della città e non per rimanere arroccati, strumentalmente, su questioni del passato. Ci hanno dato questo mezzo, lo scranno di un consiglio comunale, che come un’automobile ci deve portare ad una meta, il bene comune dei cittadini grossetani. Destra e sinistra guidano guardando continuamente lo specchietto retrovisore e sono condannati, così facendo, ad andare a sbattere contro una città che non si sente più da loro rappresentata e li punirà nelle urne per questo, come le recenti elezioni politiche, con il Movimento 5 Stelle al primo posto, hanno dimostrato – termina Daniela Lembo -. Noi siamo quelli che guidiamo guardando avanti, i cittadini sono i nostri ‘navigatori’ e usiamo lo specchietto retrovisore solo quando serve, per non ripetere sempre gli stessi errori“.