Home GrossetoAttualità Grosseto “Sì al Corridoio Tirrenico, no all’autostrada”: le associazioni maremmane scendono in piazza

“Sì al Corridoio Tirrenico, no all’autostrada”: le associazioni maremmane scendono in piazza

di Roberto Lottini
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È fissata il prossimo 12 ottobre la manifestazione di protesta per rivendicare il completamento del Corridoio tirrenico, con l’obiettivo di garantire finalmente ai cittadini ed alle imprese di Grosseto un collegamento sicuro ed efficiente. Si tratta della prima volta in cui il nostro territorio si unisce in modo compatto in una protesta per ottenere questo risultato fondamentale per tutti. A guidare la manifestazione il mondo economico e del lavoro della mobilitazione Sì Grosseto va avanti.

Sono trascorsi 5 mesi dal 17 aprile, il primo momento nel quale le associazioni economiche e sindacali maremmane avevano affermato con forza la propria rabbia e preoccupazione riguardo al futuro del territorio. Si era trattato anche in quel caso di un evento storico: per la prima volta tutte le associazioni rappresentative del mondo dell’economia erano unite, al fianco dei sindacati, senza divisioni di alcun tipo, per rivendicare un intervento forte a sostegno della provincia di Grosseto.

In questo periodo il “Tavolo per lo sviluppo” promotore di “Sì, Grosseto va avanti”, che riunisce ben 16 organizzazioni tra associazioni di categoria e sindacati, insieme alla Camera di Commercio, non si è mai fermato: ha proseguito un costante lavoro di sensibilizzazione delle istituzioni attraverso incontri con i sindaci, ha partecipato ai Consigli comunali, ha stretto importanti collaborazioni con la Regione Toscana e la Provincia di Grosseto, ha presentato le proprie richieste al Ministero ed al Governo in varie forme, tempi e modi.

Tuttavia, questo grande lavoro portato avanti con determinazione non ha prodotto i risultati sperati, soprattutto riguardo una delle rivendicazioni più sentite: il completamento del Corridoio Tirrenico, atteso da oltre 50 anni. Prendendo atto della situazione, i promotori del Tavolo per lo sviluppo annunciano dunque una manifestazione di protesta, finalizzata a riaccendere l’attenzione sul tema a livello nazionale e locale.

Sulle infrastrutture, ed in particolar modo sul Corridoio Tirrenico, abbiamo cercato in tutti i modi di essere ascoltati dal Governo, ma non abbiamo mai ricevuto una risposta – spiega Riccardo Breda, presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno -. Il Corridoio Tirrenico è un diritto di tutti i maremmani e per la loro sicurezza sulla strada. Per la prima volta, il 12 ottobre, tutte le associazioni maremmane scenderanno in piazza per rivendicare un’infrastruttura fondamentale per il territorio“.

Abbiamo invitato alla manifestazione anche il presidente della Regione, Enrico Rossi, e il presidente della Provincia di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ed entrambi hanno già confermato la loro partecipazione. Abbiamo chiesto anche a tutti i sindaci maremmani di aderire e ci saranno anche i colleghi della Camera di Commercio di Livorno, perchè la questione del Corridoio Tirrenico riguarda anche la città labronica – continua Breda -. Questa sarà la prima manifestazione, ma non sarà l’unica: infatti, se il Governo non ascolterà le nostre istanze, siamo pronti a protestare di nuovo, magari nel tratto dell’Aurelia che va da Grosseto Sud a Capalbio. La riproposizione del tracciato autostradale non ci piace, le associazioni e le istituzioni locali avevano trovato un accordo sull’adeguamento dell’Aurelia realizzato da Anas e questo è l’unico progetto che sosteniamo. Ci auguriamo che il nuovo Ministro delle infrastrutture dia delle risposte concrete in tal senso“.

“Da quando si è costituito il tavolo di ‘Sì, Grosseto va avanti’ sono passati due Governi ed entrambi hanno accantonato la questione del Corridoio Tirrenico – conclude Breda -. L’adeguamento dell’Aurelia costa circa 600 milioni, il 30% in meno dei costi relativi alla realizzazione di un’autostrada. Il Ministro Del Rio aveva stanziato 300 milioni, ma poi il crollo del ponte Morandi ha costretto il Governo a dirottare questi fondi“.

“Purtroppo il declino economico ed occupazionale del sud della Toscana, e di Grosseto in particolare, impone una certa radicalità nelle scelte – affermano Aldighiero Fini e Gloria Faragli, presenti alla conferenza stampa per Confesercenti -. Su taluni aspetti non possiamo permetterci più ritardi o rinvii. Ognuno si assuma le proprie responsabilità: il Corridoio Tirrenico, così come gli altri aspetti infrastrutturali, sono all’ordine del giorno dei lavori delle associazioni di categoria. Arrivare a scendere in piazza non ci piace, ma ad oggi le condizioni lo impongono“.

La manifestazione

Al fianco delle 16 organizzazioni si schierano sia Legambiente che l’Associazione vittime della strada e familiari, testimoniando come il diritto di viaggiare su strade sicure sia un obiettivo condiviso da tutti, imprese, lavoratori e cittadini.

La manifestazione si svolgerà sabato 12 ottobre.

Alle 10 i manifestanti effettueranno un corteo di protesta di auto, camion e mezzi agricoli che dalla località Enaoli proseguirà lungo la strada Aurelia fino a Grosseto Sud. Da qui i partecipanti raggiungeranno il parcheggio che fiancheggia il centro commerciale Maremà.

Tutti sono invitati ad unirsi ai manifestanti recandosi al punto di arrivo (al centro commerciale Maremà, nel parcheggio tra via Cile e via Uruguay) alle 11, oppure ad unirsi al corteo alle 10, nel parcheggio in località Enaoli, per testimoniare la partecipazione della comunità alla protesta.

I promotori della manifestazione sono: Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno; Ance, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio Imprese per l’Italia, Confesercenti, Confindustria Toscana Sud, Federalberghi della Maremma e del Tirreno, Legacoop Toscana, Cgil, Cisl, Uil, Ugl.

Anche il Parco della Maremma aderisce alla manifestazione

Il consiglio direttivo dell’Ente Parco della Maremma accoglie l’appello della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno e parteciperà alla manifestazione del 12 ottobre per chiedere al Governo nazionale risposte concrete sul completamento del Corridoio Tirrenico, da realizzare come strada pubblica, secondo il progetto Anas che è stato condiviso da tutto il territorio.

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