La Costa d’Argento sbarca a New York e Chicago, due tappe importanti per la presentazione dell’offerta turistica, volute dal Consorzio MaremMare in sinergia con ENIT, per l’iniziativa “Feel the breeze of Tuscany” sostenuta da Ascom Confcommercio Grosseto.
Il mercato americano è per la Costa d’Argento e per il sud della Toscana una sfida e un’opportunità. Un mercato che già conosce la Toscana ma che deve ancora scoprire la sua costa e le sue isole. Un mercato ampiamente presente nella nostra regione, ma per molti versi sconosciuto al nostro territorio.
Successo per le prime due serate di presentazione del territorio, create per far rivivere le atmosfere della Costa d’Argento con i suoi paesaggi indimenticabili, con le sue strutture ricettive ed i prodotti enogastronomici di eccellenza.
A New York sono intervenuti più di 130 giornalisti e agenzie di viaggio, il Console generale d’Italia e il presidente della Camera di Commercio italo americana.
A Chicago 80 giornalisti ed agenzie, il Console generale d’Italia, il direttore dell’Istituto del Commercio Estero e la direttrice dell’istituto di Cultura.
Commenta il presidente di Maremmare, Lorenzo Fusini: “Siamo rimasti molto colpiti dall’accoglienza calorosa che abbiamo ricevuto dal pubblico americano, entusiasmato dalle ricchezza e unicità della nostra ‘campagna sul mare’ che siamo riusciti a trasmettere. Voglio ringraziare anche le istituzioni della Casa Italia per l’aiuto nella realizzazione di questi due splendidi eventi”.
“Quasi nessuno conosceva l’esistenza di qualcosa di così bello sotto Siena – aggiunge il vicepresidente Gloria Francorsi – . Per i professionisti del turismo americani tra Siena e Roma c’era un buco nero. Abbiamo potuto invitare tutti i partecipanti a venire a visitare direttamente il territorio. Erano emozionati al pensiero di venire a toccare con mano quello che hanno visto nel nostro nuovo video. Per altro, nessuno li aveva mai invitati a venire come ospiti in una località italiana”.
Walter Rossi conclude: “Siamo riusciti a trasmettere lo spirito vero, la purezza e la tipicità del nostro territorio e in particolare delle nostre isole. Via libera, quindi, all’incremento della domanda turistica americana. Questi eventi promozionali avrebbero sicuramente un effetto maggiore se si potesse completare la nostra offerta con un aeroporto reale ed operativo”.
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